Vittorio Veneto. L’ex imbianchino che ripulisce la chiesetta dalle scritte blasfeme

I vandali colpiscono a ripetizione la facciata di San Gottardo. Lui, armato di pennello, dà “una mano” di bianco e copre tutto 

Volontariato

Tinta e pennello contro i vandali. Un imbianchino in pensione ha ridipinto i muri della chiesetta di San Gottardo. Per due volte erano stati imbrattati con scritte blasfeme. L’autore di questo gesto encomiabile è un 78 enne vittoriese, che vuole rimanere anonimo. Plaude il vicesindaco Gianluca Posocco. «Un grazie immenso a questo volontario. Questo gesto di solidarietà e di senso civico riesce a darci la carica in questo momento difficile». Il pensionato, un ex imbianchino, ha lavorato a più riprese con tinte e pennelli. Anche ieri è salito alla chiesa che sovrasta la città per ultimare il lavoro. «Ho ripulito le facciate un paio di volte ormai, vediamo quanto durerà», dice amareggiato. «Ho deciso di dare il mio contributo perché amo la mia città, adoro camminare e ogni volta che passavo davanti alla chiesetta e vedevo quello scempio mi ribolliva il sangue».

Negli ultimi mesi, i muri dell’edificio sacro si sono purtroppo arricchiti di nuove frasi blasfeme e dissacranti. Non è la prima volta che la chiesa di San Gottardo viene profanata con scritte spray. «Come se non bastasse, quindici giorni fa», racconta l’ex artigiano, «per ben due sere consecutive i vandali hanno acceso il fuoco. Non contenti, hanno calpestato la cenere, lasciando le impronte delle scarpe sul muro dell’edificio. Come si può arrivare a tanto?». La chiesetta di San Gottardo è da diverso tempo sotto scacco delle baby gang. Alcuni mesi fa lo sfregio aveva riguardato una vetrata dell’edificio sacro. I vandali si erano poi accaniti contro lo steccato di legno che circonda l’area. Senza contare l’immondizia lasciata ovunque da gruppi di giovanissimi che si ritrovano in quel luogo appartato, trasformandolo in un vero e proprio bivacco.

Nonostante le proteste dei residenti, negli ultimi anni questi episodi, invece di diminuire, si sono addirittura intensificati. «Presto attorno all’area piazzeremo una telecamera», annuncia il vicesindaco. «Sarebbe efficace anche una foto trappola», rilancia il pensionato. Alcuni anni fa i ragazzi del Progetto Giovani e gli studenti dell’Itis avevano completamente eliminato i graffiti dalla facciata. —

Francesca Gallo

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