Vittorio-Gordon Ramsay spopola in rete

MONTEBELLUNA. Irriverente, parlantina che poco di aspetti da un figlio dell’operoso Nordest, look strafashion. Peccato per il piatto: “spaghetti al pomodoro con ...dio”, serviti su un prezioso vassoio d’argento e bocciati senz’appello dai tre giudici di Masterchef, il reality di Sky dedicato ai cuochi. Ma Vittorio De Cesaro, montebellunese di 48 anni, food manager - come lui stesso si definisce -, se la ride prima, durante e dopo la sua performace andata in onda lo scorso 13 dicembre su Sky, rimbalzata in rete tramite Facebook e Twitter e subito cliccatissima. Si gode la “gloria” senza imbarazzi e con tanto di spallucce per il giudizio datogli dallo stellato Bruno Barbieri, dal vicentino Carlo Gracco e dal re della ristorazione italiana negli Usa: Joe Bastianich. De Cesaro si è presentato alle selezioni del reality show come un «Gordon Ramsay italiano». «Rilancio locali in difficoltà», la sua carta d’identità. Valigie in pelle, ha steso la sua argenteria davanti ai tre giudici di Masterchef e ha preparato la sua pasta al pomodoro con scalogno crudo e parmigiano. «Il cibo senza bellezza non è cibo», ha proclamato ai fornelli. Attoniti per il suo fare e soprattutto per le sue scelte, i tre giudici hanno atteso la conclusione della performace culinaria, hanno assaggiato il piatto, promosso il look con tanto di forchette al collo e affossato tutto il resto. A dare il colpo di grazia Joe Bastianich che, per “farla” alla Gordon Ramsay, ha lanciato spaghetti e argenteria direttamente nel lavandino. Gesto eloquentissimo, che ha infastidito l’aspirante concorrente di Masterchef. (a.d.m.)
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