Vittorio al duello dei dolci La Pinza sfiderà la Gubana

VITTORIO VENETO. Duello tra la Gubana e la Pinza di Vittorio Veneto. Il tipico dolce friulano sfiderà l'antico dolce della campagna vittoriese. Gioe Tami, noto panificatore del centro è stato contattato personalmente per partecipare al "Gubana Day premio Bepi Tosolini”. La tredicesima edizione, si svolgerà nel primo weekend di marzo a Cividale del Friuli. La sfida tra il dolce di Cividale e delle Valli del Natisone e la Pinza di Vittorio Veneto si preannuncia infuocata. Gubana ha gareggiato contro la Putizza goriziana nel 2009, il Presniz triestino nel 2010, il tipico dolce carinziano Kartner Reindling nel 2011, l’Oreshaza istriana nel 2012, lo Strudel sappadino nel 2013, il Tiramisù carnico nel 2014, la Sacher torte viennese nel 2015.
Il confronto con il Panforte di Siena è del 2016 e mentre l’anno scorso lo sfidante è stato il Frustingo di Ascoli. Per la gara dei "dolci" di confine è stato chiesto a Tami di sbarcare nel comune della provincia di Udine con alcuni campioni dell'antica pinza vittoriese. A giudicare le "prelibatezze" una giuria tecnica, abbinata a quella popolare. Alla fine il verdetto: Gubana o Pinza ? «A prescindere dalla sfida tra forni», ragiona Tami, «mi pare che il concorso abbia un valore culturale per la città di Vittorio Veneto, a memoria delle nostre radici. Non stiamo parlando della pinza di Tami ma di Vittorio Veneto». Per questo il panificatore, dopo aver ricevuto la telefonata dal Friuli, ha informato le associazioni di categoria.

L'Ascom ne ha parlato con l'assessore al Centenario, Barbara De Nardi. Gioe Tami è pronto a unirsi ad altri panificatori per promuovere il brand vittoriese. «Personalmente so come muovermi. Non ha proprio senso che vada a Cividale del Friuli da solo. Sto aspettando che comune e associazioni di categoria mi facciano sapere qualcosa. Ci sono ancora pochi giorni davanti». L'occasione è ghiotta. Una carta che va giocata per il Centenario e per l'immagine della città. La pinza vittoriese è una ricetta semplice, le cui origini sono antichissime, tanto che è ancora acceso il dibattito tra gli appassionati. Gioe Tami anni addietro realizzò un piccolo volume proprio su questo tipico dolce della campagna vittoriese .

«È vero che la pinza è un dolce che troviamo in quasi tutto il Veneto e in parte del Friuli», dice il fornaio, «Nella Pedemontana assume però caratteristiche molto diverse. Mentre nel Veneziano troviamo una pinza molto ricca, nella Pedemontana, zona povera, è pressoché una polenta dolce. Un alimento grezzo, magro, che ha le caratteristiche di essere una polenta raddolcita con qualcosa». Il primo documento storico che cita la Gubana risale invece al 1409. Il capodanno 2018 ha visto sfornato dal Forno "Cattarossi" di Berto Blasuttig una maxi gubana da 98 chili, da Guinness dei primati. A Capodanno, come da tradizione, è stata adagiata su una tavola sotto il loggiato del palazzo comunale di Cividale, per essere ammirata e poi offerta in degustazione. Della pinza Vittoriese ci sono appunti di viaggio di un nobile veneziano del 700 a Serravalle: «Rozzo d'aspetto, non bello a vedersi, che l'oste dicesi chiamarsi Pinza. Ma di tale bontà, non simile ad altri, che giusto era per il buon vino, et il rallegrar la tavola». Non resta ora di conoscere come finirà la sfida tra questi due dolci di confine, tanto amati.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso