E’ morto Stefano Lamon, primario dell’Oncologia dell’ospedale di Oderzo
Aveva 64 anni, è rimasto al servizio dei pazienti fino a quando la malattia non l’ha fermato. Il dg Benazzi: «Si è dedicato con impegno, passione, competenza e una grandissima empatia alle migliaia di persone ammalate di tumore curate dal suo reparto»

E’ morto il primario Stefano Lamon, 64 anni, stimatissimo professionista e collaboratore dell’Azienda Uls 2 di Treviso da quasi trent’anni.
Lamon si è spento oggi, 15 luglio, dopo aver affrontato con coraggio, riservatezza e dignità una lunga malattia. Finché gli è stato possibile ha continuato a esercitare il proprio ruolo con dedizione, ricoprendo l’incarico di direttore dell’Unità Operativa Dipartimentale di Oncologia dell’ospedale di Oderzo, con grande senso di responsabilità e profonda umanità.
La carriera
Nato nel 1961, aveva iniziato la sua carriera nel 1995 come assistente medico nell’allora Ulss 9 di Treviso. Nel 1997 era diventato dirigente medico presso l’Oncologia dell’ospedale di Treviso, per poi attivare e dirigere, dal 2018, l’Unità operativa di Oncologia dell’ospedale di Oderzo.
Fin dal suo arrivo a Oderzo, il dottor Lamon si è fatto promotore di nuovi spazi dedicati ai pazienti più fragili. Grazie a lui, nel febbraio di quest’anno sono stati inaugurati, alla presenza sua e dei suoi collaboratori, nuovi ambienti del reparto pensati per garantire maggiore accoglienza e dignità alle cure.
Il ricordo del direttore generale dell’Ulss 2
«La scomparsa del dottor Stefano Lamon, direttore dell’Oncologia di Oderzo, rappresenta una gravissima perdita umana ancor prima che professionale. Con lui se ne va un professionista eccezionale, che ha dedicato impegno, passione, competenza e una grandissima empatia alle migliaia di persone ammalate di tumore che, in questi anni, hanno scelto di effettuare le cure a Oderzo. Gli dobbiamo un grazie infinito per tutto quello che ha fatto e che ci lascia in eredità a partire dallo spirito con cui ha svolto, sempre, la sua professione: prendendosi cura del malato, non solo curandolo. Ai suoi cari, in questo momento di profondo dolore, vanno le più sentite condoglianze e l’abbraccio mio e di tutta la nostra Azienda», le parole del direttore generale, Francesco Benazzi.
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