Vip e gente comune, i 900 volti dei trevigiani a Santa Caterina
Fino al 27 agosto c’è “#NoiSiamoTreviso”, le foto rigorosamente in bianco e nero
scattate da Giovanni Vecchiato: uno spaccato sulla città con un fine benefico
Ci sono l'ex sindaco (Giancarlo Gentilini) e il sindaco attuale (Mario Conte). Ci sono consiglieri comunali di maggioranza e consiglieri di opposizione. Ci sono negozianti e studenti, artisti e giornalisti, volti noti della piazza e famiglie al gran completo, coppie di fidanzati e tanta gente comune.
C'è chi fuma il sigaro, c'è chi ha al collo la macchina fotografica. Ci sono, soprattutto, tanti sorrisi. Rigorosamente in bianco e nero. È aperta da venerdì 7 luglio sera, al museo di Santa Caterina, la mostra "#NoiSiamoTreviso", 342 foto esposte e quasi 900 soggetti immortalati. Il tutto impreziosito da una donazione di 3.500 euro a favore della Fondazione Città della Speranza di Padova.
L'idea è del fotografo Giovanni Vecchiato, l'iniziativa è alla quarta edizione. «Ha un valore solidale e documentale, sono testimonianze a beneficio dei posteri», commenta il promotore. Gli scatti sono stati realizzati dal 14 al 18 giugno, sotto la Loggia dei Trecento: chiunque poteva partecipare, la foto-ricordo abbinata a un'offerta libera per la Fondazione padovana che da 30 anni raccoglie fondi destinati alla ricerca scientifica, con l’obiettivo di combattere le malattie che mettono a rischio la vita dei bambini. Dalla prima edizione, gli scatti sono stati oltre 1.400. Tutte le foto, ogni anno, diventano poi protagoniste di una mostra a Santa Caterina. E ciascun soggetto immortalato, a esposizione terminata, può prelevare la foto e portarla a casa. Magari per collocarla in camera o in salotto.
L'impatto, al museo, è quello di uno spaccato di città, un collage della vita quotidiana del capoluogo. Un ponte fra più generazioni, un abbraccio fra famiglie e amici. Ci sono giovani e anziani, c'è il vicino di casa, c'è l'habitué dei locali del centro.
«Un successo, al di sopra delle aspettative. L'anno scorso ci eravamo fermati a 200 foto», confida Vecchiato, 53enne castellano trapiantato a Treviso, l'hobby della fotografia coltivato da anni.
«Tutto è nato dopo il primo lockdown, dopo che il Covid aveva cancellato le mostre e chiuso i musei», ricorda l'ideatore, «Ci voleva un'idea nuova per rilanciare la cultura, per riavvicinare le persone. Così sottoposi all'allora assessore alla cultura, Lavinia Colonna Preti, l'idea di una mostra legata ai volti dei trevigiani. Nel contempo, c'era pure una "spinta" personale: arrivando da Castelfranco, era mia intenzione conoscere meglio Treviso. La fotografia poteva essere uno strumento diverso».
E, dopo tre anni, si può dire che l'idea abbia fatto centro. Tanto che Vecchiato medita, in cuor suo, di esportare il format in altre città, magari a Milano. La mostra è visitabile tutti i giorni a Santa Caterina fino al 27 agosto (apertura ore 10-18). A partire dal 14 agosto, ciascuno potrà ritirare la propria fotografia stampata.
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