Villa veneta e tomba del Doge all’asta in saldo

Poco più di un milione di euro per la “Donà delle Rose”: è il secondo tentativo di vendita dopo il fallimento della Ceotto srl 



La storica villa veneta Tron Donà dalle Rose, dove si trova l’unico Doge sepolto fuori da Venezia, finisce di nuovo all’asta ad un prezzo “stracciato”. Compresi le decine di mobili antichi, quadri e oggetti all’interno, sarà ceduta a 1 milione 395 mila euro. Quattro anni fa fu messa in vendita da privati per 5 milioni di euro. Ora, nel procedimento fallimentare della Ceotto Srl azienda di escavazione di Susegana, sarà attuato un nuovo tentativo di vendita. L’asta è stata fissata per il 16 luglio nello studio del curatore fallimentare Cortellazzo di Treviso.

EDIFICIO STORICO

Si tratta di una delle dimore più storiche e prestigiose nel Coneglianese, inserita nel catalogo dell’Istituto regionale ville venete. Fu costruita all’inizio del 1600 dalla famiglia Tron e presto passò ai conti Donà Dalla Rose, come dimora di villeggiatura. Per secoli è rimasta ai conti veneziani. Nel 2006 fu acquisita dalla Ceotto Srl, con un mutuo ipotecario di 3,7 milioni di euro. L’azienda subì la crisi nel settore dell’escavazione, culminata con il drammatico suicidio del titolare Vittorio Ceotto nel 2012. Nel 2016 la società fu dichiarata fallita e tra i tanti beni per milioni di euro, il più prestigioso è la villa che sorge nelle campagne di Mareno, in via Donà dalle Rose tra via San Pio X e la provinciale 45.

LE SPOGLIE DI DONà

Oltre a villa e barchesse che si sviluppano su quasi 5 mila metri quadrati, un parco di due ettari con piante secolari, c’è una cappella in cui sono conservate le spoglie del Doge Francesco Donà. Governò la Serenissima come 79esimo Doge tra il 1545 e il 1553 e fu sepolto nella chiesa di Santa Maria dei servi a Venezia, ma quando i nobili acquisirono la villa di Mareno la salma fu trasferita nella cappella di famiglia. È l’unico Doge inumato fuori Venezia. La tomba sepolcrale è stata realizzata dallo scultore Jacopo Sansovino e la sola statua del Doge è valutata 20 mila euro. La famiglia Donà Dalla Rose, quando cedette l’immobile, mise una clausola perchè parenti ed eredi potessero accedere liberamente alla cappella. L’impegno è tuttora esistente, poiché la società fallita si era obbligata in caso di vendita a terzi di mantenere l’obbligo di visita.

La prestigiosa dimora signorile veneta però adesso si trova in degrado, come evidenzia anche la perizia del professionista incaricato dalla curatela fallimentare. «Il complesso giace da anni in completo stato di abbandono – scrive l’ingegnere che si è occupato della stima - e presenta evidenti criticità sotto il profilo statico soprattutto nei riguardi dei corpi accessori all’edificio principale».

PROGRESSIVO DEGRADO

Perciò il suo valore è crollato. La speranza di chi ha a cuore quel sito è che non crolli anche la struttura, ma arrivi un investitore.

Villa Soldi Cadorin di San Fior, altra residenza veneta risalente al XIX secolo, fu messa all’asta e acquisita da un “Paperone” cinese che in questi ultimi anni l’ha fatta rinascere. —



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