Villa Liberty, scoppia il caso Gli annunci cancellati dal web

La notizia della previsione di abbattimento della villa liberty all’incrocio di Fiera ha scatenato un pandemonio di polemiche. Tantissime, e da più fronti, le critiche al progetto edilizio di una immobiliare di Padova che era già stato messo sul mercato con tanto di immagini del futuro condominio e prenotazioni di vendita gestite dall’agenzia “Arte di abitare”.
Un polverone che ieri ha indotto l’agenzia a ritirare gli annunci e che, dopo le recenti sentenze sul piano casa emessa dal Tar del Veneto, sta animando anche la politica cittadina.
«noi danneggiati, è tutto in regola»
«Siamo stati vittima di tantissimi messaggi di persone che sui social e sul sito, in calce agli annunci che avevamo pubblicato, hanno offeso e attaccato violentemente il progetto» spiega Mattia Grigolo, titolare di “Arte per abitare” di Treviso, che gestisce in esclusiva la partita immobiliare a Fiera, «per questo, per evitare una campagna di discredito, abbiamo preferito toglierli. Ma non c’è nulla di scorretto, i tecnici hanno elaborato il progetto che è stato pubblicato tenendo conto dei limiti e di ciò che era edificabile». Di fatto, secondo i tecnici promotori, il vincolo non ci sarebbe.
il giallo del vincolo
L’immobile, sentendo i promotori del piano, può essere abbattuto come è stato previsto, lasciando così spazio ad un edificio a 4 piani e 17 appartamenti pubblicizzato da settimane – va ribadito – per la futura vendita, e realizzato sfruttando le cubature ammesse per l’area e il piano casa. Ma, scartabellando le carte, qualche dubbio sorge visto che la cosiddetta “Casa dell’americano” (come è chiamato l’edificio, in onore alla storia che lo vuole costruito al ritorno in Italia di un emigrante) risulta tra gli immobili del Novecento menzionati sia nel vecchio Piano interventi (2018), sia dal “Documento valorizzazione paesaggio Veneto” allegato al Ptrc della Regione Veneto dell’agosto 2020, un documento urbanistico che di fatto mette una clausola di salvaguardia ad una lunga lista di edifici sparsi in Veneto tra cui la “Casa dell’americano”. Quindi? Chi ha ragione? Si può abbattere o no? Lo si saprà alla prova dei fatti, quando il progetto arriverà in Comune. Il deposito, stando all’immobiliare, sarebbe dovuto avvenire la prossima settimana (avvio lavori a metà anno). Ma il condizionare ora pare d’obbligo.
conte: vedremo il piano
Il sindaco, finito nel turbine dell’indignazione social alimentata anche da sigle come “IItalia Nostra” che chiedevano di salvare il palazzo e accusavano i troppi “palazzinari” in circolazione, ieri ha risposto: «L’area è soggetta a vincolo paesaggistico e se arriverà un progetto, ad oggi non ci sono tavole in Comune, dovrà essere valutato anche dalla Commissione per il Paesaggio e dalla Soprintendenza. C’è da dire che l’amministrazione precedente, nel Piano degli Interventi, ha deciso di non attribuire alcun vincolo a questo fabbricato». Quindi: il piano verrà passato al setaccio, se e quando arriverà. Le guide turistiche di Treviso intanto plaudono: «Bene si sia scoperchiato il pentolone sui progetti che gravano su quel palazzo storico cittadino».
antenne dritte in quartiere
La foga con cui è rimbalzata la notizia del possibile abbattimento della villa Liberty di Fiera ha dimostrato come, oltre alla politica cittadina che ha subito chiesto informazioni e accesso atti, sia alta l’attenzione del quartiere per il vecchio immobile che pure qualche associazione, tempo fa, aveva chiesto di rivitalizzare. Un risveglio di interesse dopo anni di silenzioso abbandono.—
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