Villa a pezzi, un esposto

Pederobba. Pronta una denuncia alla Soprintendenza
Di Vera Manolli
DeMarchi Covolo villa Paccagnella
DeMarchi Covolo villa Paccagnella

PEDEROBBA. Dopo la lettera-denuncia dell’ex procuratore Gianfranco Candiani pubblicata dal nostro quotidiano nell’edizione di martedì, il Comune lancia l’appello: «Salviamo villa Paccagnella». La dimora, di proprietà del conte Massimiliano Larcher Della Spalliera, da anni è in stato di completo abbandono. Un tempo la villa era un vero gioiello architettonico, ben tenuto fino alla morte della contessa Maria Cristina Dal Pozzo avvenuta 10 anni fa. Oggi è trascuratissima con tanto di finestre murate, muri completamente coperti da erbacce e sterpaglie, e soffitti che cadono a pezzi. È questo lo stato in cui si versano la villa, la barchessa, le scuderie e la residenza dove fino a 30 anni fa veniva ospitata la servitù (oltre una ventina di camerieri ), costruite tra fine Settecento e inizi Ottocento. All’interno, secondo la testimonianza di un vecchio custode, i muri si sgretolano a causa dell’umidità. Nelle stanze oramai semi vuote, sono accatastati libri antichi, un pianoforte a coda e vecchie fotografie di famiglia impolverate. La stessa famiglia dei conti Larcher Della Spalliera, di quella villa ora non vuole più sentire parlare. «Abbiamo contatto il conte nei giorni scorsi offrendo la possibilità di avviare una convenzione tra il Comune e il Fai (Fondo per l’ambiente) per curare la villa», spiega l’avvocato Forlin. Ma la risposta del conte è stata picche. Non ci sarà alcuna convenzione, a detta del nobile, che negli ultimi anni gestisce un’azienda agricola in provincia di Bologna: «Mancano i soldi». L’ultima ristrutturazione risale ai primi anni Settanta con la realizzazione dei servizi igienici. Anche gli affreschi, oggi coperti da polvere e calcinacci, soprattutto quelli del salone centrale, erano stati restaurati nei minimi particolari. «È un patrimonio culturale e storico che, se nulla cambia, il Comune ora potrà solo vedere cadere a pezzi», continua l’avvocato perché l’unico proprietario, l’imprenditore appunto, è fermamente deciso a non mettere mano al portafogli. Ma dal Comune non mollano e il prossimo passo sarà quello di segnalare e denunciare la grave situazione di abbandono della storica villa Paccagnella direttamente alla Soprintendenza dei beni culturali e architettonici di Venezia.

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