Viale Italia, l’incuria totale. E la nuova pista nel prato

I residenti contestano la ciclopedonabile che attraversa a metà un’area verde: «Non era necessaria, piuttosto tagliate l’erba negli spazi del verde pubblico» 
Ferrazza Castelfranco verso le elezioni 2015 problemi nei quartieri VIALE ITALIA erba alta
Ferrazza Castelfranco verso le elezioni 2015 problemi nei quartieri VIALE ITALIA erba alta

CASTELFRANCO. Viale Italia, storico quartiere laterale a borgo Treviso, è una delle zone d'eccellenza dal punto di vista abitativo. E' il quartiere delle Torri di Castelfranco, perla architettonica cittadina. Ottimi i collegamenti con il centro e i servizi nelle vicinanze. A scatenare la rivolta dei residenti è stata la realizzazione della pista ciclabile proprio lungo viale Italia. Settanta mila euro spesi dall'amministrazione per realizzare un'opera non voluta e che ha creato situazioni di pericolo per i cittadini. «Esisteva già una pista ciclopedonale - spiega Mariella Gazzola, professoressa residente lungo viale Italia - anziché gettare questa striscia di cemento che attraversa l'area verde, si poteva sistemare questa pista. Si sarebbero risparmiati soldi, evitata la colata di cemento e la creazione di intersezioni pericolose tra la nuova pista ciclabile e le laterali di viale Italia, in particolare via Umbria e via Liguria. L'area verde peraltro è in stato di abbandono, l'erba non viene mai tagliata...». Le 150 firme raccolte contro la realizzazione della pista hanno portato l'amministrazione ad annunciare una revisione del progetto, ma finora non se n'è fatto nulla. Tra viale Italia e la zona Gst si trova invece quartiere Abruzzo, con il suo parco che risulta essere l'area vedere meglio attrezzata del Comune. Il tutto grazie all'impegno volontario dei residenti nella manutenzione, in particolare del presidente dell'associazione Quartiere Abruzzo Fausto Zanata. «Il quartiere ci tiene a preservare l'integrità del parco - spiega - auspichiamo che non venga fatta una cementificazione dell'area compresa tra il parco e la casa degli Stepich, attualmente verde. Sappiamo che è classificata come area edificabile, ma sarebbe meglio rimanesse verde».

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