Viadotti dell’A27, aperta un’indagine anche a Belluno

I ponti autostradali della Val Lapisina a Vittorio Veneto già messi in sicurezza con lavori durati un anno dopo l’incidente in Irpinia del 2013
Ferrazza Vittorio Veneto zona Longhere piloni autostrada
Ferrazza Vittorio Veneto zona Longhere piloni autostrada

VITTORIO VENETO. La Procura della Repubblica di Belluno ha avviato un'indagine conoscitiva sullo stato delle maggiori infrastrutture stradali di quella provincia. A cominciare dai ponti dell’A27, dal Fadalto in su. Gli accertamenti, secondo quanto si è appreso, sono stati affidati alla Polizia Stradale. L'iniziativa e' stata assunta sulla scia di quella della magistratura di Avellino riguardante le barriere laterali sulla rete di Autostrade per l'Italia e che, relativamente al bellunese, coinvolge due brevi in Comune di Ponte nelle Alpi.

Non sono, invece, di competenza bellunese i viadotti della Val Lapisina, di cui uno alto più di un centinaio di metri. Si sa, comunque, che proprio a seguito dell’incidente del 2013 di Monteforte Irpino, dove la sera del 28 luglio un pullman precipitò dal viadotto Acqualonga dell’A16 Napoli-Canosa, importanti lavori di messa in sicurezza delle barriere di protezione sono avvenuti anche lungo le due carreggiate – nord e sud – da Vittorio Veneto a Fadalto. Un cantiere che durò circa un anno. Pare che si fosse verificato qualche scrostamento di calcestruzzo, per cui affioravano dei ferri della maglia interna. Puntuali lavori di riparazione e riqualificazione hanno comportato in definitiva anche un supplemento di sicurezza per le barriere: il tutto, a quanto pare, indipendentemente dalle indagini della Procura di Avellino che adesso vorrebbe vederci chiaro anche sulle barriere laterali dei viadotti autostradali di Ponte nelle Alpi e Rio Salere.

L’avvio, ieri, di un’indagine da parte del procuratore Paolo Luca, non costituisce in ogni caso. una notizia reato. Non è da escludere che analoghe iniziative vengano intraprese da altre Procure. Quella di Avellino ha notificato ad Autostrade per l’Italia la richiesta di consegnare la documentazione sugli interventi effettuati sulle barriere laterali, in particolare sulla loro capacità di contenere gli urti dei veicoli. In relazione ai due viadotti dell’A27, alcune imprese intervenute a fare manutenzione negli anni passati avrebbero rilevato attraverso i sensori anomalie nella profondità dei sistemi di ancoraggio. Ma la locale Direzione di Tronco di Autostrade per l’Italia ha rassicurato che «i crash test hanno confermato il massimo standard di contenimento delle barriere».
 

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