Via Levade, giù gli alberi: «Uno sterminio»

Paese. L’ex sindaco Mardegan protesta: un’oasi verde trasformata in deserto senza giustificazione

PAESE. «Un autentico sterminio di alberi. Un tabula rasa senza appello: non sono state lasciate nemmeno le piante più giovani». Ha toni amari la denuncia che Valerio Mardegan, ex sindaco di Paese, lancia dal suo profilo Facebook accanto a una serie di foto «per riflettere», scrive, sulla trasformazione di via Levade: da oasi verde a deserto. Chi conosce Paese sa che via Levade è una lunga passeggiata circondata da alberi e verde, lontana dal caos della città. Ma una micidiale scure è calata sulle piante, facendo piazza pulita della vegetazione. «Via Levade è la mia passione di quasi tutte le mattine, il mio ossigeno per il corpo e per la mente», scrive Mardegan, «Ma in questi giorni sto soffrendo per quanto l’uomo ha fatto in uno dei luoghi più incontaminati e suggestivi, nei pressi del capitello di Sant'Antonio». Chi ha provveduto al taglio, non ha fatto distinzione fra alberi vecchi, adulti, giovani, sani e malati: ha tagliato tutto, brutalmente. «Quali saranno stati i motivi per un’azione che non lascia spazio al domani?», si chiede l'ex primo cittadino, «Quali necessità c’erano per un taglio così indiscriminato?». Il tema dell’ambiente è molto caro ai cittadini di Paese, che ipotizzano alcune risposte all’appello di Mardegan. «Quella di far scorta di legna è una prassi che deriva da anni e anni», scrive Alfonso, «Un tempo però il taglio era più selettivo e si tendeva a lasciare in piedi alberi di tre o quattro anni, forse in via Levade andava fatto un taglio più coscienzioso». «E così il povero capitello, luogo di pausa e riposo all'ombra di alberi frondosi, in cui il canto degli uccelli faceva compagnia», commenta Mardegan, «è oggi più solo che mai, senza protezioni alle spalle, esposto a ogni pericolo». «Tristezza, rabbia, ingratitudine per quanto la natura di bello sa darci e per quanto ricambiamo in pochi minuti, abbattendo alberi con decenni di vita».

Federica Giustiniani

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