Via le bottiglie di plastica dai negozi della Ecor-NaturaSì di San Vendemiano

Il marchio bio sposa la protesta degli studenti trevigiani a difesa dell’ambiente Brescacin: «Risparmiamo 190 tonnellate di CO2, interessati 100 punti vendita»
TOME AG.FOTOFILM TREVISO MANIFESTAZIONE STUDENTI PER IL CLIMA
TOME AG.FOTOFILM TREVISO MANIFESTAZIONE STUDENTI PER IL CLIMA

SAN VENDEMIANO. Dopo lo sciopero di venerdì scorso, con migliaia di studenti trevigiani in piazza a chiedere maggiore attenzione per clima e ambiente, dalla Marca arriva un’altra presa di posizione importante. Ecor-NaturaSì, storico marchio del biologico con sede a San Vendemiano, ha deciso di eliminare immediatamente le bottiglie d’acqua in plastica in cinquanta negozi di tutta Italia (diventeranno cento entro fine anno). L’obiettivo, spiega l’azienda, è «abbassare la febbre del pianeta», il progetto è portato avanti con Legambiente.

Erogatori in negozio. NaturaSì (cinquecento punti vendita sul territorio nazionale) sta installando all’interno dei negozi alcuni erogatori che “pescano” direttamente dalla rete idrica acqua opportunamente trattata. In tutti i negozi saranno effettuate analisi biologiche per testare la qualità dell’acqua in entrata e in uscita.

Come per le tradizionali “casette dell’acqua”, i clienti potranno riempire le bottiglie in vetro che si portano da casa al prezzo di 10 centesimi al litro. All’interno saranno inoltre vendute borracce in acciaio per l’acqua “da passeggio”, di fatto l’equivalente delle bottigliette in plastica da mezzo litro. Il prossimo passo, annuncia l’azienda, sarà installare nei negozi erogatori anche per numerosi altri prodotti sfusi, come cereali e legumi.

«È da tempo che cerchiamo una soluzione per togliere l’acqua in bottiglia di plastica dai nostri negozi» spiega Fabio Brescacin, presidente di Ecor-NaturaSì, «da oggi i primi 50 negozi NaturaSì apriranno un settore acqua libero dalla plastica per arrivare a 100 negozi entro la fine dell’anno. Questo traguardo, che interessa circa un terzo della rete di NaturaSì, porterà a un risparmio di quasi un milione e 300 mila bottiglie di plastica nell’ambiente e una diminuzione di oltre 190 tonnellate di CO2 equivalente nell’atmosfera».

Lo sciopero. Legambiente, che ha curato il progetto assieme a Brescacin, sottolinea come l’iniziativa si collochi sempre all’interno della campagna di sensibilizzazione mondiale sui cambiamenti climatici. «Dopo la grande mobilitazione mondiale del “Global Strike for future” del 15 marzo servono azioni concrete per avviare la rivoluzione per salvare il pianeta» ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, «questa nuova iniziativa assieme a NaturaSì, dopo quella promossa sulle retine riutilizzabili per l’ortofrutta per ridurre l’uso dei sacchetti monouso, va proprio in questa direzione.

È un nuovo passo in avanti per praticare concretamente la strategia europea per la lotta all’inquinamento da plastica, al centro della direttiva europea sul monouso che è in via di approvazione definitiva. Quello che serve sono ora politiche istituzionali e interventi in favore dell’acqua di rubinetto, più sicura e più controllata di quella in bottiglia, e per la tutela della risorsa idrica, oggi messa a dura prova anche dai cambiamenti climatici e dalle continue emergenze siccità». 
 

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