Via i passaggi a livello Paese alla Regione «Sbagliate le scelte»

PAESE. Questione di priorità. E' proprio questo il punto su cui farà leva l'amministrazione comunale di Paese per convincere la Regione a rivedere le sue scelte. Oggetto del contendere, il passaggio a livello di via Brondi a Paese, al confine con Quinto. Le sbarre al chilometro 54+406 della linea Treviso-Castelfranco-Vicenza sono state inserite nell'elenco dei 22 passaggi a livello da smantellare e sostituire con sottopassi o sovrappassi per i quali la Regione ha deciso di finanziare in questa prima fase la progettazione e successivamente i cantieri. Ma il passaggio a livello di via Brondi, come spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici di Paese Martino De Marchi, «non è certo prioritario, è una questione anzitutto di buonsenso». Nel territorio comunale di Paese ci sono ancora quattro passaggi a livello. Oltre a via Brondi, sbarre aperte e chiuse in via monsignor Breda, via Nazionale e via Levade. Soprattutto via monsignor Breda e via Nazionale sono due arterie particolarmente trafficate e proprio la presenza delle sbarre rappresenta un "tappo" che crea quotidianamente code e malumori. In una ipotetica graduatoria delle priorità, via Brondi non è certo ai primi posti. L'amministrazione dunque farà di tutto perché la Regione possa rivedere la decisione sul passaggio a livello di Paese da eliminare. Il sindaco Francesco Pietrobon ha chiesto un incontro con l'assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Elisa De Berti: in quell'occasione, il primo cittadino porterà a Venezia le richieste del territorio. Nei cassetti del municipio c'è ancora uno studio di fattibilità fatto alcuni anni fa per eliminare il passaggio a livello di via monsignor Breda: progetti rimasti lettera morta, che potrebbero però tornare a essere. Nell'elenco del 22 passaggi a livello che la Regione vuole eliminare ci sono anche quelli di via Stradazza e via Ca' Tron a Roncade, quello tra via Benzi e via Cacciatori a due passi dalla stazione di Treviso, e poi ancora altre sbarre tra il Montebellunese e la Castellana. Tutti interventi, questi, che devono essere progettati. Si stima che per i lavori serviranno circa 200 milioni di euro. Cifre faraoniche che permetterebbero però di risolvere le lunghe attese degli automobilisti costretti ogni giorno a pazientare in attesa del passaggio del treno.
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