Veneto Banca, sit in di protesta dei soci

Tra una settimana l’appuntamento davanti al centro direzionale: «Il governo intervenga come sta facendo per l’Etruria»
Di Enzo Favero
Ferrazza Signoressa sede Veneto Banca
Ferrazza Signoressa sede Veneto Banca

MONTEBELLUNA. Un sit in davanti all'ingresso nord del centro direzionale di Veneto Banca: lo ha deciso l'altra sera un'assemblea dei soci dell'istituto di credito montebellunese chiamati a raccolta da Valter Baseggio per vedere che iniziative assumere dopo le vicende che hanno visto il crollo del valore delle azioni. L'appuntamento è per venerdì 8 aprile alle ore 14. Una decsione presa a stragrande maggioranza, tanto che quando Andrea Arman ha chiesto chi fosse d'accordo per una manifestazione, si è alzata una selva di mani, e solo uno si è astenuto. È la prima iniziativa di questo tipo da parte dei soci di Veneto Banca che l'altra sera si sono ritrovati in più di 200 all'auditorium della biblioteca di Montebelluna. Obiettivo dichiarato: far vedere che chi si è trovato con in tasca un pacco di azioni il cui valore è crollato non ha ancora mollato e creare le condizioni per cercare di riavere almeno parte di quanto perduto. Non è stato facile decidere quando tenere la manifestazione: c’era chi la voleva al mercoledì mattina davanti alla filiale montebellunese, quindi in mezzo al mercato, ma è stato obiettato dalla segretaria della Lega Nord di Montebelluna, Luigina Tomasella, che sono vietate manifestazioni nell'area del mercato. «Ma se vogliamo che ci ascoltino e ci notino - ha precisato Gaetano Innocente - dobbiamo farla al mercato, vietato o no». C’era chi la voleva in giorno festivo, chi in giorno feriale, chi allel 8 del mattino per bloccare gli accessi. Alla fine si è deciso per l'8 aprile alle 14 al centro direzionale lungo la Feltrina. Battaglieri, i soci riuniti l'altra sera in auditorium, tanti discorsi già sentiti nelle innumerevoli assemblee che ci sono state in questi mesi, tante storie di risparmi sfumati, ma anche tanta voglia di non lasciar perdere. «Vogliamo anche noi che intervenga il governo per risarcire i soci di Veneto Banca come sta facendo per banca Etruria e per le altre tre banche», è stato il ritornello espresso l'altra sera. E per ottenere qualcosa si è scelta la strada della mobilitazione: «Il governo si muove quando è a rischio la pace sociale - ha spiegato Andrea Arman - quindi dobbiamo far vedere che noi siamo pronti a muoverci». Sarà una manifestazione per tanti aspetti spontanea, con cartelli e manifesti fai da te dal momento che alle spalle non c'è un’organizzazione vera e propria, non c'è una associazione, ma in tanti hanno promesso di esserci l'8 aprile davanti all'ingresso nord del centro direzionale di Veneto Banca.

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