Vedelago: schianto e volo di 15 metri, auto distrutte e quattro feriti

VEDELAGO. «Le auto si sono sollevate e hanno volato per una quindicina di metri: è stata una scena terribile», racconta una signora che ha visto le due vetture accartocciarsi l’una sull’altra, scatenando un botto assordante all’incrocio di via Montello con la strada provinciale 102. La prima auto scendeva da Montebelluna lungo via Montello per immettersi sulla strada provinciale in direzione di Castelfranco. Alla guida un uomo e come passeggeri due coetanei, la seconda vettura era condotta da una giovane bellunese che stava andando a trovare il fidanzato castellano. «Lo scontro è stato impressionante», ripete la testimone alla polizia giunta per i rilievi, «Non avrei mai creduto che da quelle auto qualcuno uscisse vivo».
La giovane bellunese non ha avuto il tempo di frenare e ha preso in pieno l’auto con i tre uomini che si stavano immettendo nella provinciale, lo scontro è stato terribile. Le due auto si sono fuse in un unico pezzo e sono sobbalzate dall’altra parte della carreggiata. La bellunese si è fermata piantando il muso della sua Ford, dentro al fosso, mentre la Fiat Punto dei tre uomini ha rallentato la sua corsa radendo al suolo la segnaletica dell’incrocio fino a fermarsi in mezzo alla strada. «Ho avuto paura per lei», racconta il fidanzato della ragazza bellunese, «quando sono corso qui ho pensato che nessuno sarebbe sopravvissuto. Ed invece si sono tutti rialzati».
Tempestivo l’arrivo del 118 che con due ambulanze ha trasportato tutti e quattro i feriti al San Giacomo di Castelfranco. I vigili del fuoco di Castelfranco hanno aiutato a sbloccare la portiera di uno dei tre uomini dentro alla Fiat, tutti gli altri sono scesi da soli dalle vetture. «Sono stati fortunati», spiega il caposquadra dei vigili del fuoco, «potevamo assistere ad una vera e propria tragedia, sono in pochi a rimanere vivi da questo tipo di incidenti». I quattro feriti erano in stato di shock; in primis il conducente della Fiat Punto si è visto piombare da sinistra l'auto della ragazza ad andatura sostenuta.
«Quando è sceso dall’auto continuava a ripetere che non l’aveva vista, continuava a ripetersi che era stato come abbagliato dalla luce», racconta la testimone.
Una tragedia sfiorata, risolta con un frantumarsi di lamiere e un miracoloso rialzarsi di conducenti e passeggeri. «Questo è un incrocio maledetto», sentenzia un vigile del fuoco, « quando al telefono ci hanno detto che si trattava di via Montello, abbiamo capito subito che la nostra meta era quest’incrocio».
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