Vandali alla mostra sull’Egitto Pareti sfondate, spuntino a sbafo

VITTORIO VENETO. I vandali hanno sfondato un muro di villa Papadopoli per fare irruzione alla mostra egizia che si tiene in questi giorni alla rotonda dell’ex Gil, curata dall’associazione Zheneda. Non bastassero i danni all’edificio, ci sono stati anche gli sberleffi con tanto di spuntino e tre provocatorie firme sul libro degli ospiti della mostra.
È successo tutto durante la notte tra venerdì e sabato, le prossime notti alla Gil saranno sorvegliate dai volontari: «Ora siamo costretti a fare i turni di guardia affinché questo gesto non si ripeta» ha annunciato Aldo Bianchi, presidente di Zheneda «per la nostra associazione si tratta di uno sforzo aggiuntivo ma i materiali esposti sono estremamente preziosi e dobbiamo assicurarci che non accada nulla». È stata una fortuna, infatti, che i vandali abbiano deciso di risparmiare i grandi pannelli, che riproducono a dimensione naturale il tempio egizio di Abydos, risalente addirittura al 5000 avanti Cristo. Ieri, ad aiutare Bianchi a sistemare, c’era anche il fotografo veneziano Paolo Renier, autore della mostra in esposizione alla Gil. Le sue fotografie a dimensione naturale ricostruiscono esattamente il soffitto astronomico del tempio con un’accuratezza di dettaglio elevatissima. Renier frequenta Abydos addirittura dal 1989: «Le foto sono un reperto ormai unico perché questo soffitto non esiste più, è crollato. Molti studiosi mi chiedono di esaminare le mie foto, perché non ne esistono altre di accuratezza simile, si leggono perfettamente tutti i geroglifici. È stata una fortuna che i pannelli non siano stati vandalizzati».
Per fortuna chi ha avuto la bella pensata di sfondare uno dei tramezzi non ha avuto interesse a manomettere l’esposizione. Ad accorgersi dell’accaduto per primi sono stati i volontari dell’associazione, nella giornata di ieri. Il fatto è senz’altro accaduto notte tempo. Mani ignote hanno divelto una delle grate sul retro della villa, al riparo dalla vista dei passanti grazie al parco di alberi secolari. Una volta all’interno i vandali sono saliti esattamente all’altezza della stanza ovale della Gil, al primo piano, e hanno sfondato uno dei tramezzi. Una volta dentro si sono fatti uno spuntino e una bevuta con alimenti portati da loro stessi, hanno fatto un giretto, sottratto alcuni libri di scarso valore. E per finire, a mo’ di sberleffo, hanno firmato il libro degli ospiti. «Questa villa, di notte, è in mano ai vandali. Speriamo che il Comune provveda a sistemare il buco nel muro al più presto» ha sospirato Bianchi, aspirapolvere alla mano per pulire il pavimento. E infatti basta guardare al di là del buco dentro la stanza adiacente, per vedere scritte e disegni senza senso sulle pareti della villa. Ieri pomeriggio, dopo le pulizie, ai volontari di Zheneda non è rimasto che chiamare i carabinieri.
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