Vandali al presepio multi-etnico di Barbisano: manichino nero rubato e mutilato

Lo sconforto dei proprietari: «Un gesto razzista fomentato dall’odio diffuso da certa classe politica»
Il manichino nero ritrovato mutilato
Il manichino nero ritrovato mutilato

Vandali al presepe multi-etnico di Barbisano: "Razzisti hanno preso di mira il manichino nero"

BARBISANO. Ruba il manichino di colore dell’installazione natalizia realizzata dai coniugi De Polo, lo fa apezzi e poi pubblica un video canzonatorio su Instagram: il responsabile del blitz vandalico potrebbe essere 24enne di Solighetto, a cui è intestato il profilo Instagram su cui è apparso un video con alcune fasi della bravata. I proprietari attaccano: «Una bravata sì, ma a sfondo razzista, fomentata dall’odio trasmesso da una certa classe politica».

IL VILLAGGIO NATALIZIO

Il giardino di casa dei coniugi Adriano De Polo e Graziella Busetti ogni anno per il periodo natalizio viene trasformato in una vera e propria attrazione di luci e colori apprezzata da tutto il vicinato, specialmente dai più piccoli. Più che un presepio, un vero e proprio villaggio natalizio. Per il Natale 2019, assieme al tradizionale presepe, l’idea messa in scena dalla coppia è stata quella di un bosco innevato dove, immersi tra le luci degli alberi, su un’altalena sedevano due manichini raffiguranti un bambino di colore ed una coetanea bianca, rapiti nell'ammirare il paesaggio.

L'altalena multietnica
L'altalena multietnica


IL BLITZ

La notte tra venerdì e sabato, però, la sagoma del bambino nero è stata rubata. L’hanno trovata poche ore dopo semidistrutta (con le braccia amputate) nel terreno di una fabbrica a poche centinaia di metri. Un gesto condannato dal mondo del web e, ovviamente, dagli stessi coniugi, per il significato a sfondo razzista: «Mi sembra un segnale di disprezzo verso le minoranze - è l’opinione di Adriano De Polo - altrimenti, se l’obiettivo era un semplice furto, i vandali avrebbero portato via entrambi i manichini, non solo quello nero. In segno di sfregio poi il manichino nero è stato gettato a pezzi, lungo il fosso che costeggia la provinciale e nel terreno di una fabbrica. Una vergogna».

«NO DISCRIMINAZIONI»

«Il nostro - continua la moglie Graziella - voleva essere un messaggio contro le discriminazioni ed una mentalità razzista legata a stupide diversità come il colore della pelle. Il manichino di colore era stato colorato da un nostro dipendente proveniente dall’Africa - prosegue la signora Busetti, titolare di una piccola azienda che da poco ha festeggiato i 40 anni di attività - per lui è stato molto amareggiante questo episodio. Nel corso degli anni è capitato più volte che qualcuno danneggiasse le nostre esposizioni: ora avrei già pronta la prossima per il carnevale, ma dopo quest’ultimo avvenimento credo non farò più nulla». L’anno scorso infatti ad essere presa di mira fu l’installazione con a tema i pinguini: venne vandalizzata. Nel 2018 il colpevole non fu rintracciato, questa volta invece potrebbe trattarsi di un 24enne di Solighetto che dopo il blitz ha postato sui social un video con il manichino rubato messo al volante di un’auto bianca, e poi rotto e gettato via. Razzismo o no, una goliardata che il giovane potrebbe pagare con una denuncia. —


 

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