Valdobbiadene, Curini è il miglior sommelier del Prosecco Superiore Docg

Trevigiano di 28 anni vince la sfida del Conegliano Valdobbiadene: «Grande soddisfazione, ma non tutti conoscono questa realtà»

Francesco Dal Mas
Marco Curini, 28 anni, di Treviso, è il miglior sommelier del Conegliano Valdobbiadene
Marco Curini, 28 anni, di Treviso, è il miglior sommelier del Conegliano Valdobbiadene

 

Marco Curini, 28 anni, di Treviso, è il miglior sommelier del Conegliano Valdobbiadene. Il riconoscimento l’ha ricevuto a conclusione del concorso, ospitato dall’Istituto Dieffe di Valdobbiadene, promosso dall’Associazione Sommelier Italiani, Ais.

Il trofeo gli è stato consegnato domenica 26 ottobre pomeriggio dal presidente regionale Giampietro Breda, dopo una giornata di prove scritte ed orali. Sabato, invece, l’organizzazione aveva accompagnato i numerosi candidati in un tour fra le cantine dell’Unesco e poi in un programma di formazione, una vera e propria masterclass.

Curini e la passione per il mondo dei vini

«Vivo in questo mondo fin da bambino – si racconta Curini -. Ho studiato al Cerletti di Conegliano. Ho proseguito gli studi con Ais, diventando master sommelier Alma. Dopodiché ho fatto il mio percorso nella ristorazione stellata e, in seguito, ho deciso di tornare a casa, a Treviso per intraprendere due sfide».

La prima: Marco ha preso in mano l'attività storica di famiglia, l’Enoteca la Cantinetta Venegazzù.

La seconda: ha sviluppato un progetto personale che si chiama WineLosophy di comunicazione e di condivisione di una serie di conoscenze del mondo del vino. «La due giorni di Valdobbiadene mi ha permesso di scoprire un territorio in tutti i suoi aspetti, alcuni ancora sconosciuti anche ai residenti più vicini, come noi di Treviso. È interessante conoscere le sottozone, i produttori nelle loro specificità, le differenze che ci sono» afferma Curini, ammettendo che dopo questa immersione comprende meglio perché il territorio è visitato da sempre più numerosi turisti stranieri.

Valorizzare le colline Unesco

Secondo Curini, le colline dell’Unesco e, quindi, del Prosecco, meritano un supplemento di valorizzazione anche da parte di tanti trevisani che «ancora un po’ le trascurano». Ancora una volta l’ospitalità a queste manifestazioni è stata offerta dall’Istituto Dieffe, 250 allievi e ben 15 di loro, dell’ultimo anno, coinvolti nel concorso dell’Associazione Sommeliers.

«Il settore della ristorazione e, più in generale, dell’accoglienza – spiega il dirigente dell’Istituto, Paolo Andreolli – è in progressiva evoluzione ed offre molte opportunità. I nostri diplomati trovano lavoro per il 95%. Ed è anche in questa prospettiva che offriamo ospitalità ad iniziative come quella dell’Ais, in parte formativa e in parte di concorso. Sotto i riflettori un’eccellenza come quella del Prosecco Superiore Docg ma anche del sito Unesco. Abbiamo pertanto favorito la partecipazione dei nostri stessi studenti affinché possano vedere, toccare con mano quello che è il gusto e il sapore della bellezza di quello che ci circonda. E lavorare fianco a fianco con sommelier, con i produttori, in quella che sabato è stata una masterclass e ieri è stato il concorso ci proietta nel futuro». —

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