Vagliano prenota Villa Bianchi «Ma Duvetica ora non si sposta»

Brand Safe Holding, che fa capo al re dei piumini, sta trattando l’acquisto della “villa dei misteri” La ristrutturazione potrebbe essere affidata all’archistar Tadao Ando (che ha firmato Fabrica)
Di Matteo Marcon

MOGLIANO. I re dei giubbotti ora entrano in villa. L'acquisto della storica Villa Bianchi De Kunkler da parte della Brand Safe Holding è arrivato ad una svolta: nei giorni scorsi sia la Provincia di Treviso, sia il Comune di Mogliano hanno deliberato la rinuncia al loro diritto di prelazione nei confronti del complesso monumentale. La villa che si affaccia sul Terraglio, all'altezza dell'ex maglificio Nigi, è attualmente di proprietà di Federico Carlo Bianchi. Il via libera da parte degli enti territoriali concretizza le ipotesi di un suo imminente passaggio di mano. L'acquirente sarebbe una società finanziaria veneziana che ha tra le sue controllate i marchi Duvetica e Carlo Moretti di Murano. Questa holding fa capo proprio ai precedenti soci dell'azienda moglianese, leader a livello mondiale nel settore degli imbottiti. I rumors parlano di un accordo preliminare già chiuso, che si accompagna anche all'acquisto dei terreni circostanti, nel territorio di Preganziol. Si fa inoltre il nome di Tadao Ando: l'archistar giapponese, che ha già firmato la sede di Fabrica del Gruppo Benetton a Villorba, dal 2010 progetta i punti vendita di Duvetica e potrebbe essere incaricato del restauro. La domanda sorge spontanea: sorgerà qui il vostro nuovo quartier generale? Il socio fondatore del marchio, Giampiero Vagliano, rimane molto cauto: «Duvetica non si sposta, non è nelle nostre intenzioni» precisa da subito «la trattativa è ancora aperta e va considerata soprattutto come un'operazione immobiliare. Sarà Brand Safe Holding a gestire lo spazio monumentale della villa, se dovesse andare in porto, ne usufruiremo certamente». Oggi Duvetica oltre alla propria sede operativa all'interno della Filanda Motta di Campocroce, dispone di un magazzino distaccato nella zona industriale del quartiere Ovest: «Stiamo cercando una nuova area logistica» conferma Vagliano «ma è una trattativa separata rispetto a quella che riguarda la villa. Viaggia su binari paralleli perché il proprietario è lo stesso». Al netto delle architetture societarie e delle rituali cautele, il futuro della storica villa alimenta il risiko immobiliare moglianese. La sua sontuosa dimora settecentesca è stata ribattezzata la “Villa dei Misteri” per la lunga e tormentata storia che l'ha accompagnata nei secoli, culminando negli ultimi anni in una complessa querelle giudiziaria. Il suo valore è stimato attorno ai 4milioni di euro e fa parte della dote ereditaria ricevuta da Federico Carlo Bianchi dal Barone de Kunkler (contestata senza successo in tribunale). Ora si sta per scrivere un nuovo capitolo: «Con questo investimento si va a salvare un complesso monumentale prestigioso» spiega Vagliano «è un'opportunità che stiamo cercando di cogliere anche come imprenditori moglianesi».

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