Vacil, l’imprenditore Andrea Baccini pronto a rilevare lo Sporting Club

BREDA DI PIAVE
Svolta storica per lo Sporting Club, la cittadella di Vacil che da quasi 40 anni è un riferimento per il tempo libero, e in particolare un buen retiro per la pratica sportiva ed il relax di moltissimi vip del capoluogo.
Nei giorni scorsi l’assemblea dei soci dello Sporting, la società proprietaria del complesso (che viene poi affittato con un’apposita convenzione all’associazione sportiva omonima che cura invece l’attività), ha approvato a larga maggioranza la proposta di liquidazione volontaria, nominando liquidatore il presidente dello Sporting, Paolo Stefani, che deve fronteggiare anche un bilancio sempre più faticoso che sconta la diffiocltà legate all’emergenza pandemia.
Sarà quest’ultimo, con il mandato dei soci, ad avviare la trattativa per la cessione della cittadella: perché nelle scorse settimane si è fatto avanti, con la formalizzazione di un’offerta di acquisto, l’imprenditore Andrea Baccini, della omonima dynasty fondata dal capostipite, pioniere dell’energia solare e delle politiche industriali verdi.
Il riserbo sulla trattativa è massimo, con tanto di clausole di riservatezza. Trapela che Baccini, tra acquisto e investimento, metterebbe sul piatto qualche milione.
Ma anche la volontà di Baccini di ammodernare e ampliare la struttura, per farne un piccolo tempio dello sport e del tempo libero, anche in linea con le nuove tendenze.
Si parla, ad esempio, di nuovi impianti per il padel, un misto di tennis e squash che sta letteralmente conquistando centinaia e centinaia di nuovi fan negli ultimi mesi. Ma anche per accentuare la vocazione di spazio polifunzionale, in grado di accogliere eventi, feste, banchetti, matrimoni, meeting aziendali, in un’ulteriore sinergia con le realtà del territorio, Covid 19 permettendo adesso e a breve termine.
E con uno spiccato feeling con il capoluogo, dove sono ben noti moltissimi dei soci dello Sporting, e dove in futuro ci sarà da fronteggiare la nascita del nuovo polo sportivo di San Lazzaro (ex Zambon) e ora marchiato Adriano Panatta.
Si sussurra – tra le piscine e la clubhouse, tra i campi da tennis e l’area wellness con sauna e bagno turco, tra la sala biliardo e la palestra, tra zona solarium e campi da calcetto in sabbia, tra le aree giochi per bambini e i campi da basket e pallavolo – che Baccini sarebbe pronto a investire altri 2 milioni. La spesa complessiva potrebbe sfiorare infine i 3 milioni.
Ma questo, probabilmente, lo si saprà solo a conclusione della trattativa. Tutti, da Treviso a Vacil, attendono la fumata bianca: i 40 soci che hanno le quote della società ora in liquidazione, e gli oltre 200 che frequentano gli impianti come iscritti all’associazione sportiva. —
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