Urologia endoscopia allo Iov sarà mini-invasiva e robotica
treviso
Interventi mininvasivi eseguiti con tecnologia a laser e una rete di ambulatori super specialistici. La nuova Urologia dello Iov di Castelfranco sta prendendo forma. Il progetto è di farne un centro ad alto impatto tecnologico per la chirurgia mininvasiva laser della prostata e per quella robotica delle neoplasie urologiche. A dicembre è stata avviata la prima serie di operazioni che prevedono l’utilizzo della metodica Holep (Holmium Laser Enucleation of the Prostate) con l’impiego di un laser a Olmio da 120 Watt per curare la patologia prostatica “senza tagli” in alternativa alla prostatectomia. Una rivoluzionaria tecnica endoscopica che consente di distaccare gli adenomi (tumori benigni), procedendo a sminuzzarli e ad asportarli del tutto. Con il vantaggio di avere minore sanguinamento, altissima precisione e tempi di guarigione molto rapidi a tutto vantaggio del paziente.
«Unica Urologia, duplice mandato»: Il motto del primario Angelo Porreca, referente per l’attività urologica mininvasiva e robotica, che ha da poco preso servizio nel reparto e sta dando forte impulso all’introduzione delle metodiche più evolute per il trattamento dei tumori e delle altre patologie che coinvolgono l’apparato uro-genitale, ma sta lavorando anche alla creazione di una serie di nuovi ambulatori d'eccellenza per rafforzare la risposta al territorio e il follow up dei pazienti curati in ospedale. Non a caso il restyling del reparto castellano è iniziato con l’attivazione della chirurgia Holep, di cui il dottor Porreca è uno dei massimi esperti italiani: «I benefici sono molteplici si può operare qualsiasi volume di prostata e comorbilità ottenendo un decorso post operatorio breve».
Dal primo di gennaio verrà sposata una nuova sfida: attivare degli altri poli ad alta specializzazione accanto all’ambulatorio di Urologia Generale. «Avremo un’area dedicata alla oncologia prostatica, vescicale e renale, un altro ambito sarà riservato all’Urologia femminile e funzionale» annuncia il primario Porreca, prevedendo che grazie alle prestazioni ambulatoriali di nuova introduzione si avrà una crescita settimanale di pazienti tra le 10 e le 15 unità. «Gradualmente, in base alle istanze del territorio, andremo ad aumentare la capienza degli ambulatori e il ventaglio di servizi offerti» aggiunge l’esperto. Di pari passo si procederà rafforzando la squadra di specialisti nelle file dell’Urologia Castellana: i 7 medici urologi diventeranno 9 con l’inizio del nuovo anno.
Non da ultimo, lo Iov investirà a Castelfranco anche nell’avvio di un ambulatorio per la attiva sorveglianza dei tumori alla prostata che non devono essere operati. «Ogni anno seguiamo circa 150 nuovi pazienti, di questi circa una trentina, cioè il 20%, presenta un tumore alla prostata che può essere monitorato nell’evoluzione della malattia senza ricorrere all’intervento chirurgico» evidenzia il primario. Un piccolo numero di pazienti ai quali devono essere garantite attenzioni costanti, e controllo rigoroso del decorso». —
V.C.
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