Le proclamazioni dei futuri avvocati. Così Santa Caterina a Treviso diventa il nuovo Bo

La sede di San Leonardo resta inagibile per i gravi problemi all’impianto idraulico: le tesi discusse nella sede museale. Il presidente del corso in Giurisprudenza: «Sarà richiesta per la sessione estiva»

Mattia Toffoletto
La proclamazione di un neo dottore in Giurisprudenza
La proclamazione di un neo dottore in Giurisprudenza

Santa Caterina diventa il Bo di Padova, il museo civico si trasforma in palcoscenico delle lauree. Le cerimonie finali di Giurisprudenza lasciano dopo 25 anni l'aula magna del San Leonardo, inagibile da fine dicembre, e si regalano una sede di assoluto prestigio. Sede comunale - Santa Caterina - che l'università di Padova ha già richiesto anche per la sessione estiva, complici i gravi problemi all'impianto idraulico dello storico edificio di proprietà di Fondazione Cassamarca.

Sono intanto venticinque gli studenti del corso trevigiano di Legge (la versione 2.0 incentrata sull'ambito internazionale e aziendale) che hanno fissato l'atto conclusivo dell'esperienza universitaria in queste settimane. Gli affreschi di Santa Caterina e i sogni dei neodottori.

E, fra i sette laureati di martedì 1° aprile, irrompono tesi con argomenti di stretta attualità come l'intelligenza artificiale: «Da vivere come opportunità, ma da regolamentare al più presto», sottolinea la neolaureata Chiara Zumbo, 27enne di Conegliano. Ma a colpire studenti e familiari è la bellezza della sede delle discussioni, l'auditorium di Santa Caterina di solito deputato a convegni e presentazioni.

Non una prima volta assoluta: ha ospitato, già l'anno scorso, alcune cerimonie di medicina. Ma è il debutto per Giurisprudenza. «Stupendo poter contare su questa sede, meglio del San Leonardo», commenta Jacopo Cesconetto, 24enne di Salgareda, pochi minuti prima della discussione. La sua tesi è su crisi d'impresa e insolvenza. «Prenderò la strada dell'avvocato, ambito diritto societario», spiega Cesconetto. Anche Alessandro Cuneo, 27enne di Padova, ha deciso di puntare sull'intelligenza artificiale: è alla seconda laurea, aveva già conseguito la triennale in consulenza del lavoro. Camilla Rallo, 27enne di Cittadella, ha incentrato la tesi sulla responsabilità dei revisori: materia diritto penale commerciale. «Inizio fra un mese la pratica», dice.

Ed è un effetto particolare vedere professori, studenti e familiari nel contesto nobile di Santa Caterina. La nota lieta dopo mesi complicatissimi per l'università trevigiana: i guai al San Leonardo hanno imposto lo spostamento degli esami (così pure a giugno) a Infermieristica (ex Emiliani ed ex Galilei) e le lezioni del secondo semestre all'hotel Maggior Consiglio sul Terraglio.

«Santa Caterina, per le lauree, sarà richiesta anche per la sessione estiva», annuncia il professor Paolo Moro, presidente del corso trevigiano di Giurisprudenza. Gli altri laureati sono Alessia Pallaro, Marta Zanardo, Riccardo Zanchettin Majer.

Le prossime giornate della sessione straordinaria saranno giovedì 3 aprile e martedì 8 aprile. Il coro "dottore, dottore" a rubare la scena, laddove sabato aprirà la mostra "La Maddalena e la Croce-Amore sublime". Santa Caterina e i tanti volti della cultura. 

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