Unità d'Italia, Treviso chiude per festa

Aperti solo negozi e supermarket in centro. Fabbriche, si lavora alla De' Longhi
Il tricolore esposto in una libreria di Treviso
Il tricolore esposto in una libreria di Treviso
TREVISO. Botteghe aperte in centro e chiuse fuori. Domani, a celebrare il 17 marzo, saranno anche le attività commerciali, gli uffici e buona parte delle aziende della Marca, che rispetteranno la festa, fatta eccezione per i negozi dentro le mura di Treviso, città d'arte che ha la deroga. Il giorno della festa dell'Unità d'Italia varrà come una domenica per i lavoratori, da quelli del commercio, agli impiegati fino agli operai delle fabbriche. Chi lavorerà, quindi, riceverà la maggiorazione del giorno festivo: in media il 25% in più sulla paga orario.


NEGOZI
. In centro storico di Treviso saranno aperti «secondo coscienza», come ha affermato ieri il presidente dell'Ascom Guido Pomini: «C'è chi vuole che la festa resti tale e non aprirà le serrande e chi, anche per ragioni economiche e di servizio, aprirà al pubblico». Dentro le mura varrà la deroga riservata alle città d'arte, che permette di tenere aperte le botteghe per tutto il giorno.


SUPERMERCATI.
Saranno aperti il Billa di via Risorgimento (8-20,30), la Despar di Borgo Cavalli (9-13) e quella di piazza Duca d'Aosta (10-21), e il Pam di via Zorzetto (9-13, 15-19), a cui si accodano i grandi magazzini come Coin e Oviesse.


PARCHEGGI
. Rimarranno a pagamento come richiesto dal comuni di Treviso all'Actt, che appenderà dei cartelli informativi su tutte le colonnine presenti in città. Un provvedimento confermato ieri mattina e che ha fatto storcere la bocca tanto ai commercianti quanto ai sostenitori della festa nazionale, che prevede tra l'altro una manifestazione in piazza dei Signori, che farà fare il pieno di pedaggi riempiendo le casse di Ca' Sugana.


TRASPORTI. Autobus, corriere, treni: gli orari saranno quelli osservati durante la domenica, con relative modifiche degli arrivi.


UFFICI PUBBLICI
. Rimarranno sprangati, così come buona parte di quelli privati, e di quelli dell'Ulss 9 di Treviso, le cui attività verranno sospese comprese le attività ambulatoriali. Gli utenti ai quali era stato dato appuntamento il 17 marzo saranno contattati a cura del personale degli ambulatori specialistici che provvederà a confermare in altra data la prestazione in precedenza prenotata. Come sempre sarà garantito il servizio di continuità assistenziale e comunque tutte le prestazioni di urgenza ed emergenza.


AZIENDE.
Quasi tutte chiuse, come raccontano i rappresentanti delle associazioni di categoria, che dopo aver contestato il costo legato alla festività infrasettimanale, hanno deciso di onorarla appieno. A rimanere al lavoro saranno però gli operai e gli impiegati della De Longhi di Treviso, che sulla base di un accordo con i sindacati lascerà aperta la fabbrica, facendo recuperare il giorno di festa il 3 giugno. Stessa sorte per casi simili come l'Impa di Casale sul Sile, impossibilitata a bloccare il lavoro sulle materie plastiche e che fermerà gli impianti il 18 marzo. Niente lavoro invece alla Geox (tranne qualche limitata attività che rimarrà operativo al polo logistico di Signoressa) e alla Benetton, così come nelle grandi aziende come la Berco di Castelfranco. Situazione a macchia di leopardo poi tra le imprese artigiane e i laboratori, alcuni dei quali salteranno la festa.

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