Unieuro a Oderzo, ressa alla ripresa dopo il rogo

Il sindaco di Oderzo Maria Scardellato: «Sono stati conservati i posti di lavoro. Ora aspetto il dissequestro dell’area dell’incendio»

ODERZO. La scritta “I love Oderzo” con il logo Unieuro a mo’ di cuore campeggia a caratteri cubitali all’entrata del nuovo negozio opitergino di Unieuro. E, a quanto pare, anche Oderzo ama Unieuro.

C’era la coda ieri mattina davanti al negozio, che riapriva i battenti per la prima volta dopo l’incendio al Parco Stella che a febbraio distrusse i negozi Unieuro ed EuroBrico: qualche decina di persone ha iniziato ad assieparsi davanti alle vetrine una ventina di minuti prima dell’orario d’apertura dichiarato (le 8.30), tanto da consigliare al direttore del negozio di aprire con qualche minuto d’anticipo.

Un’attesa simile, in passato, non si era registrata nemmeno quando venivano lanciati nuovi smartphone. Gli opitergini da giorni facevano volare sui social indiscrezioni sul giorno in cui il negozio avrebbe riaperto. Tutti quei post erano sommersi dai like. Ieri nella prima ora di apertura si è registrata un’affluenza enorme: 800 persone.

La proprietà se l’aspettava, tanto da posizionare all’esterno del negozio un apparato di sorveglianza privata composto da una decina di uomini. Questi resteranno a guardia del negozio anche oggi e domani: dovranno gestire l’afflusso di gente ed impedire che la grande folla faciliti i furti. Solo ieri sono state alcune migliaia le persone che si sono riversate nel negozio nel suo primo giorno d’apertura nella nuova location, giusto sopra l’ipermercato Visotto.

Questo primo giorno non è importante solo per gli opitergini, che non dovranno andare a Conegliano o a Motta per rifornirsi di telefoni e videogiochi, i due articoli che ieri sono andati per la maggiore. La riapertura significa anche che i 30 lavoratori che a febbraio erano rimasti senza lavoro (ed erano stati spostati chi a Conegliano, chi a Jesolo e chi in provincia di Milano) hanno potuto riavvicinarsi alle loro famiglie, senza essere costretti a compiere lunghi viaggi per recarsi nel proprio posto di lavoro.

Tutti gli impiegati del negozio opitergino sono gli stessi che avevano assistito impotenti e inebetiti al devastante incendio di febbraio, quando i loro posti di lavoro andarono letteralmente in fumo. Sono stati solo due i nuovi arrivi, in sostituzione di due lavoratori che si sono licenziati nei 9 mesi e mezzo trascorsi fra il rogo e la riapertura del negozio. E per di più, almeno in questo primo periodo, Unieuro ha precettato alcuni giovani lavoratori che daranno una mano a mandare avanti il grandissimo numero di ordini e di vendite che il negozio di Oderzo sta facendo registrare. E questo è proprio l’aspetto che la sindaca Maria Scardellato mette in evidenza quando si dice soddisfatta della riapertura: «Sono contenta sia per la conservazione dei posti di lavoro, sia perché i negozi sono utili alla cittadinanza - commenta - auspico che anche EuroBrico riapra a Oderzo e che a breve l’area dell’incendio venga dissequestrata e si possa procedere alla bonifica».
 

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