Una strage continua: 52 croci da inizio anno

Marca funestata. Ma in 8 anni il tributo di sangue è stato dimezzato
Sopra, Davide Zandonà e Riccardo Bonaldo, vittima e investitore dell’incidente del 5 agosto a Godego. Più a destra l’auto di Bonaldo, che fu poi trovato in stato di ubriachezza
Sopra, Davide Zandonà e Riccardo Bonaldo, vittima e investitore dell’incidente del 5 agosto a Godego. Più a destra l’auto di Bonaldo, che fu poi trovato in stato di ubriachezza
 
TREVISO.
Una buona notizia: otto anni fa - in questo periodo - le vittime della strada erano 102. Oggi siamo vicini alla metà: 52, ovvero 43 uomini e 9 donne. 44 le vittime in provincia, 8 fuori e all'estero. L'ultima risale a venerdì scorso a Spercenigo, Annamaria Cattarin, di 82 anni, falciata da un'auto mentre attraversava la strada provinciale numero 60. Il 2011 comincia sotto i più tristi presagi: nella notte del 7 gennaio si schiantano due ventenni: Manuel Beltrame, 20 anni, di Montebelluna e Marco Reginato, 22 anni, di Riese. Feriti nello stesso incidente altri due ventenni. A gennaio ben 6 le vittime, mentre a febbraio il bilancio è oltremodo peggiore: arriviamo a quota 14. A marzo l'escalation non si ferma: il bollettino di guerra è di 20 persone senza vita. L'11 marzo fa scalpore il duplice incidente mortale accaduto a Le Monde di Villanova di Prata di Pordenone dove perdono la vita l'imprenditore di Portobuffolè, Guido Maccan, e il manager bellunese Andrea Perot. Ancora più pesante il bilancio a fine aprile: 30 le vittime, ovvero una ogni 4 giorni. La lunga scia di sangue non si ferma nemmeno a giugno e si aggiungono altre otto croci sull'asfalto della provincia di Treviso. A giugno si registrano altri sei lutti, tra i quali due ventenni: Antonio Calderazzo (a Soller) e Matteo Martini (a Camalò). Luglio è segnato da altre 5 vittime, tra le quali quella del diciannovenne di Onigo Filippo Prestana e di Daniele De Stefani, 46 anni, di Rovarè, padre di due gemellini di soli 3 anni.  Quest'anno le vittime sono già 52, ma negli anni scorsi in questo periodo il bilancio era stato decisamente più pesante: 63 lo scorso anno, 54 nel 2009, 64 nel 2008, 92 nel 2007, 63 nel 2006, 81 nel 2005, 94 nel 2004 e 102 nel 2003.  
Dove si muore.
Il maggior numero di decessi è avvenuto lungo le strade dell'hinterland trevigiano, ovvero dove la circolazione è più intensa e molte vie di comunicazione non sono più adeguate alla attuale mole del traffico: 14 le vite perdute. Dieci le vittime nel Montebellunese, dove scorrono due grandi vie di comunicazione: le regionali Feltrina e Schiavonesca-Marosticana. Seguono a pari merito la Castellana e l'Opitergino Mottense con 7 perdite umane. Sei i lutti nel Coneglianese, tre nel Quartiere del Piave. Due le vittime a Treviso, una sola a Vittorio Veneto. Tre le vittime di Montebelluna, due di Treviso, Vittorio Veneto, Onigo e Ponte di Piave. Due i decessi lungo l'autostrada A4 nel comune di Roncade, Varago, Mogliano, Castelfranco e Maser.  
Le strade.
Quattro le vittime lungo la famigerata regionale 53 Postumia: a Lanzago, Vedelago, Castelfranco e Borgoverde di San Biagio di Callalta, tre lungo la regionale 348 a Onigo e due a Signoressa, due lungo la provinciale 81 a Riese, altrettante lungo l'autostrada A4 a Roncade, la regionale 248 ad Asolo e Maser, due lungo la provinciale 102 entrambe a Varago e altrettante a Mogliano.  
Gli orari.
Gli orari in cui sono state registrate il maggior numero di vittime sono le 7 e le 20 con 5 decessi, seguono le 19 con 4 e le 4, 8, 10, 12, 13, 15 e le 17 con 3.  
Fasce d'età.
Tra le fasce di età il maggior numero di perdite umane è tra 41 e 50 anni con 11 persone senza vita, 9 i decessi tra 21-30 anni e 31-40 anni. Sei, purtroppo, anche le vittime tra gli 11 e i 20 anni.  
I mezzi.
In 24 hanno lasciato la vita negli schianti in auto, 10 in moto, 7 in bicicletta, 4 in camion, 4 pedoni e due in furgone.

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