Una nuova abside per Santa Caterina La chiesa ritrova le sue origini
Un salto nel tempo di 500 anni, al giorno in cui l’antico complesso conventuale medioevale di Santa Caterina venne danneggiato durante gli scontri fra veneziani e alleati della lega di Cambrai. La battaglia distrusse l’abside della chiesa che ora, grazie ad un contributo del Mibact e fondi dell’amministrazione, verrà ricostruita. Un’operazione di grande rilievo storico artistico, ma anche una sfida architettonica tra storia e modernità. Il cantiere costerà un milione di euro e sarà ultimato nel 2022 con la firma dell’architetto Toni Follina.
l’opera e la storia
Il complesso religioso nasce nella metà del 1300, quando l’ordine dei Servi di Maria ottenne il permesso di edificare convento e chiesa. La chiesa, al tempo, aveva una struttura architettonica simile a quella che caratterizza altri luoghi di culto medioevali cittadini come San Francesco e ancor prima San Nicolò: una lunga navata ed un’abside poligonale a chiudere l’edificio. Nel tempo le architetture subirono profonde modifiche, dalla distruzione dell’abside avvenuta nel 1508, alla dominazione napoleonica che trasformò uso e stili di molti edifici religiosi tra cui la stessa Santa Caterina, per poi passare al periodo asburgico che nel 1818 ridisegnò il retro dell’edificio in stile neo classico. Anni di modifiche, demolizioni, ricostruzioni che all’interno dell’edificio videro crearsi dormitori per truppe quando non rimesse per tram. Complicato, e parecchio, tornare alle origini consultando carte e documenti. Questo è stato il lavoro alla base dello studio pre-cantiere fatto ormai quindici anni fa dall’architetto Follina che già nel 2006, nell’ambito del recupero museale del convento di Santa Caterina, ipotizzò la riesumazione dell’antica abside. L’ipotesi piacque, ma non si concretizzò, anche a causa di molteplici intoppi burocratici e politici tra cui anche il trasloco dell’antico organo, in quegli anni posto proprio sul fondo della chiesa. Alla guida del Comune c’era Gentilini («Fu un progetto sofferto»), l’organo era stato donato da Dino De Poli: potete immaginare come il mastodontico piano di ricostruzione e spostamento dello strumento diede luogo anche ad una battaglia di trincea.
il progetto
Fatto sta che il piano è rimasto dormiente per anni. Ripreso in mano dalla giunta Manildo, arriva ora a compimento con l’amministrazione Conte anche grazie al sostanzioso contributo del ministero per la realizzazione dell’opera. «L’abside verrà ricostruita in stile» spiega Follina, «ma con una struttura adiacente ma ingegneristicamente indipendente dalla chiesa per facilitare i lavori, e con feritoie di luce che permetteranno di illuminare l’interno della chiesa. A reggere la mezza cupola, arcate in legno». La Soprintendenza ha dato l’ok. La gara d’appalto partirà l’anno prossimo.
restyling di piazza matteotti
La ricostruzione dell’antica abside darà il via anche alla riqualificazione dell’area ai suoi piedi: sul retro di Santa Caterina, oggi degradato, nascerà così una piccola piazzetta. Ma l’intervento, rinnovando l’affaccio su via Stangade, «porterà con sè anche un ragionamento sulla riqualificazione di tutta l’area Stangade-Matteotti» ha annunciato ieri il sindaco Conte, «per valorizzate ancor di più la zona, armonizzando il nuovo straordinario volto di Santa Caterina». Si interverrà su parcheggi, sulla pavimentazione e sul disegno dell’area. «Calcoleremo il tutto tenendo contodelle necessità del mercato» assicura Conte. —
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