«Una clinica a Favero»: bufera all’Usl 7

CONEGLIANO. Bufera sulla sanità coneglianese: «Nell’Usl 7 un ambulatorio di Gian Antonio Favero è convenzionato con l’Usl». La denuncia è del Pd, che auspica controlli accurati sui Poliambulatori Riuniti di viale Italia, dopo che una visura camerale (chiesta dallo stesso Partito Democratico) ha evidenziato come quelle strutture rientrino nell’impero della famiglia di Gian Antonio Favero. L’ex direttore della Clinica odontoiatrica di Padova, è appena stato condannato in primo grado a due anni e due mesi per il reato di concorso in abuso d’ufficio. Favero, smascherato da Striscia la Notizia, era accusato di dirottare i pazienti della struttura pubblica padovana verso i suoi ambulatori privati, ricavandone un vantaggio patrimoniale.
Al Pd non piace nemmeno che, in questi giorni, gli ambulatori di Viale Italia stiano pubblicizzando la loro offerta odontoiatrica con volantini recapitati a domicilio, la cui intestazione recita “Clinica Favero”. Il Pd non mette in dubbio la qualità del servizio sanitario offerto, ma critica l’opportunità della convenzione con l’Usl, dopo il sistema venuto a galla dall’inchiesta della Procura di Padova. «Spero che dopo le performance giudiziarie del luminare», attacca Alessando Bortoluzzi, «qualcuno abbia pensato di fare controlli anche qui. Al direttore generale dell’Usl chiedo: vi attivate o dobbiamo sempre sperare nel Gabibbo? I controlli mi sembrano doverosi, dopo quel che si legge. In ogni caso, al di là dei sistemi di scatole cinesi che si trovano sempre in questi casi, credo sia inopportuno che si mantengano queste convenzioni. Ricordo che Favero, se la sentenza verrà confermata, dovrà risarcire centinaia di migliaia di euro all'azienda ospedaliera di Padova e sarà interdetto dai pubblici uffici».
Gli ambulatori di Viale Italia appartengono al 90% all’Immobiliare G.M.P. Srl, e per il restante 10% a due soci, uno dei quali è il figlio di Gian Antonio Favero. La responsabilità penale, ovviamente, è personale, e non inficia la qualità delle cure erogate, come sottolinea la direzione dell’azienda sanitaria pievigina: «L’Usl 7, in base a quanto previsto dalla legislazione regionale e nazionale, effettua approfonditi controlli sulle strutture convenzionate. Tali controlli comprendono anche verifiche sull’appropriatezza prescrittiva e su eventuali esenzioni». Sul caso ha chiesto chiarezza anche Claudio Niero, consigliere regionale Pd.
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