Una cattedrale dello shopping lungo la Circonvallazione Est di Vedelago

VEDELAGO. Nove anni di limbo, di abbandono, ed ora la rinascita in cui nessuno sperava più. Il maxi edificio lungo la Castellana finito di costruire dalla Magaton nel 2008 e causa della sua croce finanziaria, è pronto ad illuminarsi dando spazio a oltre tremila metri quadrati di negozi. Un centro commerciale alle porte di Vedelago che sogna già di avere vocazione sportiva.
Si chiama burocraticamente “Condominio magacenter”, dal nome del suo costruttore, oltre 7.600 metri quadrati di struttura coperta e suddivisa in due piani circondati da un piazzale dove avrebbero dovuto trovare spazio 442 posti auto. Avrebbero, perché lungo la Castellana non è mai stato aperto nessuno degli spazi commerciali immaginati per creare un nuovo polo dello shopping purtroppo negli anni della piena crisi. L’edificio dal 2008 ad oggi è passato di mano in mano tra finanziarie, banche in difficoltà e privati.
Prima era di un fondo di leasing legato alla Hypo bank, poi da questa è stato ceduto ad un’altra società finanziaria a sua volta acquisita da una azienda americana specializzata nella valorizzazione di immobili facenti capo a fondi di credito deteriorato e da questa, nei mesi passati, è arrivata alla Aquileia Capital Services, società di Tavagnacco che invece di attendere, ha deciso di fare ed ha presentato in Provincia i documenti per aprire l’attività.
Di qui gli accordi con il Comune di Vedelago per la rimessa in sesto dell’immobile, le opere per i sistemi di sicurezza all’interno dell’edificio, e infine in contatti con il mondo imprenditoriale della zona, quelli che di qui a fine anno permetteranno di accendere le luci del “Centro commerciale Magacenter”. Un inquilino è già pronto a prendere posto, e non è affatto un nome da poco. Si tratta infatti della Garmont, la società di calzature da trekking che ha sede proprio a pochi metri da lì ed ha acquistato un’ampio spazio nel centro per aprire l suo show room . «Per gli altri spazi sono in corso trattative serrate e utili con altri importanti nomi della zona» spiegano dalla Aquileia che spera di chiudere nel giro di poche settimane. Uno di questi sarebbe un nome di grido nell’ambito dell’abbigliamento per motociclisti. Axo? Alpinestar? Sono entrambi nelle vicinanze e potrebbero ben guardare una vetrina che promette maggiore visibilità... «Nessuno ci credeva, all’inizio» dicono dalla società Aquileia, «ma anche grazie al Comune stiamo riuscendo a cancellare un buco nero della provincia, portare vita nell’abbandono».
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso