Un masterplan ridisegna Paderno

Ponzano, il Comune punta su aree sportive e nuova scuola. Costi permettendo

PONZANO. Come cambierà Paderno da qui al 2030? La giunta Granello ha preparato due masterplan che indicano le vie di sviluppo del centro di Ponzano. Un’area sportiva completamente nuova, e lo spostamento della scuola media sono i due veri cambiamenti che entro pochi anni potrebbero diventare realtà. L’amministrazione, attraverso un tecnico cui è stato dato l’incarico di realizzare il masteplan, ha individuato due zone principali di sviluppo. La prima è quella degli impianti sportivi, dalla scuola elementare fino al sottopasso ciclopedonale della Postumia. Al posto degli attuali campi da allenamento per la squadra di calcio, verranno realizzati alcuni parcheggi e un’area gioco esterna per la scuola. A nord dello stadio invece si creerà un piccolo impianto per le discipline più “pericolose” dell’atletica leggera, ovvero i lanci. Verranno ampliate invece le piscine. Tutto questo troverà spazio nell’area che oggi occupa il campo da baseball. Ma il Comune vuole entrare in possesso di un’area agricola di circa 70 mila mq, a nord degli attuali impianti e delimitata da via XXV giugno. È su di essa che sorgeranno due campi da calcio per gli allenamenti, un nuovo stadio da baseball, e un circuito ciclistico per l’allenamento delle giovanili, che coinvolgerà anche il parco pubblico che si spinge fino alla Postumia. La seconda area per la riqualificazione del centro di Paderno è invece il quadrilatero compreso tra Via Cicogna, via Roma, via Morganella e via Volpago. Al centro troverebbe spazio la nuova scuola media immersa in un parco, agli angoli gli edifici residenziali per circa 80mila metri cubi. Inoltre l’area dove oggi si trova la scuola, verrebbe liberata e unita al piazzale del mercato andando a costituire un'unica piazza. «Visto che costruire una nuova scuola ha dei costi difficilmente sostenibili solo da un’amministrazione», spiega l’assessore all’urbanistica Pierluigi Visentin, «pensiamo di utilizzare il beneficio pubblico delle costruzioni private per finanziarla. Ciò che manca dovrà arrivare dalle casse pubbliche».(f.cip.)

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso