Un frigorifero ogni 34 secondi La fabbrica dei robot accelera

SUSEGANA. Una porta di frigorifero ogni 12 secondi. Un frigo intero ogni 34 secondi, 9 in meno di oggi. Questi, alcuni dei tempi della fabbrica dei robot che Electrolux realizzerà a Susegana entro il 2022. Ben 130 i milioni di investimento. Ne parliamo oggi perché dopodomani, venerdì 28 febbraio, si insedierà una commissione importante per lo studio e la definizione delle modalità di lavoro affinché queste non compromettano la salute fisica e psichica dei lavoratori. La Commissione sarà paritetica, 6 componenti delle diverse organizzazioni sindacali (Fiom, Fim, Uilm) e altrettanti dell’azienda. Il primo compito di questo nuovo organismo è quello di nominare degli esperti che siano di supporto ai lavoratori in tema di tutela della salute nel contesto di linee di montaggio del tutto innovative, perché estremamente automatizzate e, quindi, robotizzate.
Gli operai saranno in parte ancora presenti nella fabbrica dei robot, ma con i tempi che abbiamo detto ci sono dei rischi. Ecco allora il compito della Commissione, trovare il modo di far interagire i lavoratori lungo la linea di montaggio, affinché possano avere tra loro relazioni proficue e tali da evitare la monotonia e soprattutto l’isolamento. La ripetitività delle mansioni, soprattutto con tempi così veloci, rischia infatti di far saltare l’equilibrio anche della tuta blu più strutturata. L’incontro di venerdì è particolarmente atteso perché segna una svolta nei rapporti, seppur già avanzati, tra lavoratori e azienda in quello che viene chiamato il ”gigante del freddo”. Quanto alla nuova fabbrica, Electrolux sconta già un ritardo, peraltro leggero. Il nuovo impianto di schiumatura delle porte dei frigoriferi, capace appunto di licenziarne una ogni 12 secondi, non è ancora in fase di installazione come era stato programmato. Ha infatti un ritardo di alcuni mesi. In fabbrica, intanto, le operaie, e in particolare le delegate Rsu, stanno organizzando uno sciopero per il 9 marzo, in occasione della Festa della donna. Un’astensione dal lavoro, questa, che ha sempre raccolto molto consenso anche fra gli operai. —
Francesco Dal Mas
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