Un corvo all’attacco di Dussin Volantini al veleno in centro

ASOLO. Volantini al vetriolo contro il vicesindaco Federico Dussin. Nella notte tra venerdì e sabato il centro storico è stato tappezzato di manifestini anonimi. L’accusa a Dussin è di «tradimento»....
Di Vera Manolli
DeMarchi Asolo nuova giunta Dussin DeMarchi Asolo nuova giunta
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ASOLO. Volantini al vetriolo contro il vicesindaco Federico Dussin. Nella notte tra venerdì e sabato il centro storico è stato tappezzato di manifestini anonimi. L’accusa a Dussin è di «tradimento». Nel mirino la vicenda del plesso unico di via dei Tartari. Il voto favorevole di Dussin all’accorpamento delle quattro scuole e al proseguimento del secondo stralcio dei lavori ha spaccato la maggioranza. Il consigliere Silvestrini se n’è andato e il sindaco Loredana Baldisser è stata messa alle corde. «Adesso a chi toccherà», scrivono i corvi ed elencano una serie di tradimenti che Dussin avrebbe fatto al sindaco Baldisser e ai suoi elettori, ai 1.400 firmatari della petizione contro il plesso unico. Nel volantino le tre foto di possibili vittime di futuri tradimenti del vicesindaco: il capogruppo di “Insieme per Asolo” Daniele Ferrazza, quello di “Progetto Pdl Udc”, Gino Gregoris e l’ex sindaco Alessandro Conte. Nella campagna elettorale del 1992 Federico Dussin aveva firmato, assieme ad altri consiglieri vicini a Bernini, una mozione di sfiducia facendo cadere l’allora sindaco Zampin. Diventò poi il candidato ufficiale di Bernini dichiarando all’epoca che «con l'aiuto delle minoranze» avrebbe costruito qualcosa di nuovo. Venne eletto sindaco Eugenio Toson e Dussin diventò assessore. Nel maggio 2005 Dussin si era scatenato contro la chiusura delle scuole elementari nelle frazioni e contro il plesso unico. In un volantino aveva scritto: «No alla perdita di primari punti di riferimento umano e sociale per i bambini. No a una mega struttura che spersonalizza i rapporti. Sì alle scuole nelle frazioni come valido investimento per il futuro dei nostri figli. Sì alle scuole della gente, patrimonio di tutta la comunità». Nell'ultimo consiglio comunale invece il vicesindaco ha votato a favore del plesso unico e per la chiusura delle scuole elementari nelle frazioni sostenendo che «non sono sicure». E a qualcuno non è piaciuto.

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