Un club sopra l’osteria fantasma

CONEGLIANO. Chiusa l'osteria al piano interrato, apre un club al piano superiore, nell'ex negozio di alimentari. I carabinieri hanno nuovamente sanzionato un sessantenne di Conegliano. Per lui in arrivo una multa di 6 mila euro e la richiesta al Comune di Conegliano di mettere i sigilli al club «Amici del gusto». È nato al piano superiore dell'osteria chiusa un mese fa tra via Beato Ongaro e via XI Febbraio e la gestione è la stessa. Il tutto in centro storico, nella zona di Porta Monticano ai piedi della Torre dei Carraresi. I militari dell'Arma hanno effettuato il controllo la scorsa sera. «Un locale mascherato da club», hanno accertato i carabinieri guidati dal comandante della Compagnia di Conegliano, il maggiore Valerio Marra. Questa volta nessuna denuncia, ma una maxi multa per una serie di violazioni amministrative. La maggiore, 2 mila euro, per mancate procedure di autocontrollo. Non c'erano autorizzazioni sanitarie, venivano somministrate bevande e alimenti, non c'erano i prezzi delle consumazioni, né tanto meno scontrini e non erano esposti gli orari. «È un circolo privato», aveva già riferito il gestore quando era stato chiuso il locale al piano inferiore. Secondo gli inquirenti invece non vi accedevano solo i soci. Il presidente del club è Daniele Botter, 61 anni, lo stesso titolare dell'osteria abusiva individuata dai carabinieri a inizio aprile. Del caso è stato informato anche il sindaco di Conegliano Floriano Zambon. Attraverso l'ufficio commercio del Comune, i carabinieri hanno richiesto la sospensione dell'attività e la chiusura del club. Davanti e nelle vicinanze vi sono altri bar e osterie storiche della Città del Cima, che non avevano gradito la concorrenza sleale. Per quello stabile Botter, insieme alla proprietaria, è sul banco degli imputati in tribunale a Conegliano con l'accusa di usurpazione e abuso edilizio. Fu il noto avvocato veneziano Antonio Franchini, proprietario di un immobile adiacente, a denunciare di aver subito dei danni al proprio stabile in seguito ai lavori eseguiti in quello che è poi diventato l'osteria-club. In seguito al sopralluogo della polizia locale, Botter e la proprietaria sono stati rinviati a giudizio anche per un abuso edilizio, secondo la difesa già sanato nel 2011. La sentenza di quel procedimento penale si avrà il 3 ottobre.
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