Un chilo di coca nascosta nel passeggino

CONEGLIANO. Oltre un chilo di cocaina nascosta tra le pieghe del passeggino del nipotino di appena un anno. Droga che sul mercato avrebbe fruttato circa 120 mila euro e che era stata scaricata lì con ogni probabilità dai corrieri che l’avevano importata in Italia nell’intestino, chiusa in ovuli.
A scoprire tutto i carabinieri di Conegliano, domenica all’alba, dopo un’attività investigativa febbricitante. A dare il via all’operazione il fermo di un marocchino di 24 anni in centro città, in via 11 febbraio. Era ormai tarda sera. Lo straniero, davanti alla paletta dei militari, ha accelerato tentando di farsi spazio nel traffico ed evitare il controllo ma i militari sono riusciti a fermarlo. Incensurato, ma nervosissimo, il giovane è stato perquisito come la sua auto e da un vano nascosto all’interno del cruscotto è comparso un ovulo di plastica. Dentro circa 12 grammi di cocaina purissima, pronta a da tagliare, quindi «allungare», e poi spacciare.
Il marocchino, Hdina Abdellaziz, è stato portato in caserma e interrogato. Tutto mentre gli investigatori passavano al setaccio i filmati delle videocamere di sicurezza del centro storico di Conegliano per riuscire a ricostruire il percorso dell’auto guidata dal marocchino. A ritroso, i carabinieri hanno quindi visto che l’auto non aveva percorso molta strada prima di essere fermata, e che poco prima era parcheggiata in via Cadore, nei pressi delle poste. Zoommando, gli investigatori hanno distinto la sua sagoma che usciva dal portone di un condominio. Successivi accertamenti hanno portato gli uomini dell’arma a un uomo, Dilaver Huqi, operaio di 58 anni, albanese, in Italia da vent’anni, apparentemente «pulito» ma con un lontano precedente del 1995, quando venne denunciato per stupefacenti a Lecce.
Di qui la decisione dei carabinieri, che all’alba hanno contattato il nucleo cinofilo di Padova e bussato alla porta dell’uomo che vive con la moglie ed è padre di due ragazzi di 20 anni. Il cane si è subito diretto verso la camera che era di uno dei due figli, oggi sposato e padre di un bimbo di un anno. In un angolo, piegato, il passeggino del nipotino. I carabinieri lo hanno aperto, sfoderato, ed hanno scoperto due pacchi contenenti la bellezza di 88 ovuli di cocaina. Una marea di droga che probabilmente era stata espulsa lì da corrieri della droga che se l’erano tenuta in pancia per passare il confine, e che da lì sarebbe partita alla volta degli spacciatori di zona. «Un colpo durissimo alla criminalità» dice il comandante provinciale Gianfranco Lusito, «un sequestro importantissimo per la lotta allo spaccio». L’uomo è stato arrestato immediatamente. Ma l’indagine non è finita.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso