Ubriachezza e atti osceni sul bus a Mogliano. Ex miss Padania finisce nei guai

Benedetta Mironici ha scatenato il caos: l’autista ha dovuto fermare il mezzo. Sul posto due pattuglie dei vigili, che hanno riaccompagnato la donna a casa

MOGLIANO. Un passato da miss e show girl, un presente più simile a quello di una rock star “dannata”. Potremmo essere a Los Angeles, invece siamo tra Preganziol e Mogliano, con una vicenda che di patinato ha ben poco.

A scriverla ufficialmente, ancora una volta, saranno i verbali delle forze di polizia. Con l’episodio che si è registrato ieri lungo l’asse del Terraglio, si allunga infatti l’elenco di problemi con la giustizia di Benedetta Mironici, nota alle cronache sia per essere Miss Padania 2007, Miss Treviso Marathon nel 2008, meteroina di Antenna 3 nel 2010 e madrina di numerosi eventi enogastronomici; sia per essere stata protagonista di alcuni procedimenti giudiziari.

Ieri è stata sanzionata dalle autorità con l’accusa di ubriachezza molesta e atti osceni. Nella tarda mattinata era in viaggio su un bus diretto da Mestre verso Preganziol. Il conducente ha però ritenuto di fermarsi alla fermata moglianese di piazza Duca d’Aosta, per farla scendere a causa del suo comportamento e del suo evidente stato di alterazione psicofisica.

La donna, stando alle prime ricostruzioni, aveva vomitato all’interno del bus. Sono state allertate immediatamente le forze dell’ordine, sul posto sono intervenute ben due pattuglie della polizia locale che non hanno potuto far altro che constatare le condizioni della donna, visibilmente alterata.

È stata successivamente ricondotta nella sua abitazione a Preganziol, ma non è chiaro se nel suo spostamento tra un Comune e l’altro abbia saputo dimostrare, come previsto dal decreto del presidente del consiglio dell’11 marzo, le comprovate esigenze di natura personale o lavorativa.

Agghindata con minigonna e pelliccia, davanti alla sede municipale dell’ex scuole Rossi, poco prima dalle 12, ha attirato l’attenzione dei pochi passanti, che non hanno fatto fatica a riconoscerla. Gli addebiti a suo carico si aggiungono al poco invidiabile curriculum che l’ha vista accusata per furto e ricettazione (patteggiamento a un anno nel 2018), oltraggio a pubblico ufficiale (reato estinto per oblazione) e guida in stato di ebrezza l’anno scorso, tutte vicende che, come sottolineato anche dal suo legale, si possono ricondurre alla colpa di «frequentazioni scelte male». —

Matteo Marcon .

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