Truffa da 1,5 milioni Broker patteggia due anni

Il promotore Maurizio Gobbo si è intascato i premi delle polizze dei clienti Rivolta delle vittime dopo la sentenza: «Risibile, ci ha ridotti sul lastrico»
Di Fabiana Pesci
BARBIERI TREVISO ''ASSICURAZIONE AXA'' IN VIA CORTESE,4
BARBIERI TREVISO ''ASSICURAZIONE AXA'' IN VIA CORTESE,4

Due anni, con pena sospesa. Troppo pochi per l’avvocato che ha difeso alcune delle persone che hanno visto svanire nel nulla i risparmi di una vita, che si sono fidate di Maurizio Gobbo, il broker della Axa assicurazioni accusato di aver truffato almeno undici clienti: secondo l’accusa, tra 2003 e 2012, sarebbe riuscito a intascarsi quasi 1 milione e 500 mila euro. Ieri è giunta la conclusione del procedimento penale a carico dell’imputato: il giudice ha ritenuto congruo il patteggiamento di accusa e difesa a due anni di reclusione, con la sospensione condizionale della pena. «Quest’uomo, che ha sottratto i risparmi a molte famiglie, che ha carpito la loro fiducia, non farà un giorno di galera. Ci aspettavamo una sentenza più severa visto ciò che ha fatto l’imputato», ha affermato l’avvocato Davide Favotto pochi minuti dopo la sentenza. In quelle polizze assicurative personalizzate molti clienti, divenuti parti offese nel processo, ci avevano versato i risparmi di una vita, chi 40 mila euro, chi 70 mila, chi centomila. D’un tratto si sono resi conto che quel denaro era sparito nel nulla. L’imputato aveva messo in piedi un sistema truffaldino che (per lui) ha funzionato perfettamente per nove anni, dal 2003 al 2012, quando è scattata la denuncia.

Gobbo è stato ritenuto colpevole dei reati di truffa e appropriazione indebita: avrebbe stipulato polizze sulla vita e sugli infortuni, pagate profumatamente, ma mai registrate. Si è intascato oltre un milione di euro trattenendo gli assegni e i contanti che i clienti gli affidavano per la stipula di polizze. Polizze che, ovviamente, non venivano mai registrate nonostante fossero sottoscritte su documenti e formulari "ufficiali" sotto il logo della Axa. Le indagini sono scattate a seguito dela denuncia della stessa agenzia Axa e sono state coordinate dal pubblico ministero Francesca Torri. Gobbo, titolare dell'omonima agenzia assicurativa a insegna Axa in via Cortese, era accusato di appropriazione indebita perché, in qualità di agente della compagnia assicurativa, si è appropriato di oltre un milione di euro. Si tratta delle somme ricevute a titolo di pagamento dei premi di assicurazione dai clienti. Come faceva ad avere a disposizione tutto quel denaro? Gobbo era incaricato dalla stessa compagnia Axa dell’acquisizione dei contratti, della stipula di polizze assicurative e della riscossione dei premi. Secondo il pubblico ministero l’imputato non versava ad Axa la gran parte degli importi ricevuti, non registrando alcuni dei contratti e trattenendo il denaro anche dopo la cessazione del rapporto di collaborazione. Ma per Gobbo è arrivata anche la condanna per truffa. Secondo quanto ricostruito in fase di indagine, attraverso raggiri, il broker stipulava polizze assicurative con i clienti omettendo però, nella maggior parte dei casi, di registrare la documentazione alla direzione dell’Axa. Gobbo “dimenticava” pure di registrare sul foglio cassa dell’agenzia gli importi ricevuti dalle parti offese. Un sistema messo a punto dall’assicuratore per trarre in inganno i suoi clienti che erano certi di aver stipulato contratti assicurativi e che le coperture fossero ovviamente valide. La truffa, secondo l’accusa, ammonta a quasi mezzo milione di euro, 436 mila, per la precisione.

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