«Troppi estranei intorno al Cerd»

La segnalazione: vogliono i computer. Zanata: «Tutto denunciato»
AGOSTINI LOVADINA DI SPRESIANO INAUGURAZIONE NUOVO IMPIANTO CONTARINA, IN FOTO FRANCO ZANATA
AGOSTINI LOVADINA DI SPRESIANO INAUGURAZIONE NUOVO IMPIANTO CONTARINA, IN FOTO FRANCO ZANATA

I piccoli elettrodomestici vanno a ruba negli EcoCentri trevigiani. Sempre più spesso accade che i cittadini che si recano in discarica siano avvicinati da persone che chiedono loro di consegnare i rifiuti anziché gettarli negli appositi container. È accaduto anche ieri mattina, al Cerd, il Centro di raccolta differenziata di San Giuseppe. «Ho portato all'EcoCentro di viale della Serenissima un monitor e un personal computer per buttarli. Ma non ho fatto nemmeno in tempo a scendere dall'auto e ad aprire il bagagliaio che sono stato avvicinato da un gruppetto di persone che mi chiedevano di dare a loro il materiale» racconta Alessandro Lenarda, trevigiano, protagonista dell'accaduto. Al suo rifiuto, i quattro si sono allontanati, momentaneamente. «Dopo essere entrato nell'area e aver gettato i due apparecchi, non ho fatto nemmeno in tempo ad allontanarmi, subito il gruppo si è fiondato a recuperarli. C'è gente non autorizzata che gira fuori e dentro dall'area, pronta in ogni momento a raccattare materiale elettronico» continua Alessandro «nel mio caso il pc era di un'attività commerciale e conteneva l'hard disk. Benché i dati fossero stati cancellati manualmente, è lecito chiedersi in che mani finisca questo materiale e che tipo di utilizzo ne verrà fatto».

Dopo l'accaduto, il giovane ha segnalato l'episodio a un addetto dell'EcoCentro. «Ho chiesto come sia possibile che ci siano persone non autorizzate che circolano indisturbate e perché nessuno intervenga. E mi sono sentito rispondere che loro hanno segnalato ma che non possono farci nulla», dice. Non è la prima volta che Alessandro viene avvicinato da alcuni individui che bazzicano attorno all'EcoCentro «Due settimane fa mi è capitato con una valigia. Una persona me l'ha chiesta. Ma anche un semplice telecomando attira l'attenzione». A fare gola sono i “raee”, acronimo di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che contengono al loro interno piccole particelle di rame, oro, argento e altri metalli preziosi. «Abbiamo già denunciato alle autorità che c'è un traffico organizzato di materiale elettronico, è un problema sul quale siamo attenti da tempo e invitiamo i cittadini a segnalare i casi alla Polizia» spiega Franco Zanata, presidente di Contarina Spa. Ogni anno i 50 comuni gestiti dalla sua azienda producono circa 3.080 tonnellate di “raee” che finiscono nei vari Cerd, conclude Zanata: «Per controllare gli EcoCentri abbiamo attivato anche un servizio di guardie giurate e stiamo installando nuove telecamere».

Valentina Calzavara

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