L’Ulss 2 va a caccia di 120 nuovi medici nei prossimi mesi

Pensionamenti e dimissioni: ne serviranno altrettanti nel 2027. Necessari 250 infermieri e 150 oss per l’operatività del nuovo ospedael: a livello ottimale i dipendenti dovrebbero essere 9.200 per oltre 465 milioni di euro di buste paga e oneri

Valentina Calzavara
Alcuni operatori dell'Ospedale di Treviso
Alcuni operatori dell'Ospedale di Treviso

La sanità trevigiana si deve rinnovare al ritmo di 120 nuovi medici da assumere l’anno prossimo e, probabilmente, anche nel 2027. Si cercano in particolare anestesisti, medici di pronto soccorso e curanti per il territorio per sopperire a pensionamenti, dimissioni e assenze lunghe.

«Non è semplice trovarli, ma piano piano, stiamo sopperendo alla carenza. Ai primi di novembre arriveranno due dermatologi e due oculisti, entro fine anno tre cardiologi» annuncia il direttore generale dell’Ulss Francesco Benazzi.

Si continua con l’attività di scouting per individuare i sostituti, tra mille difficoltà e pochi specializzati in uscita dall’università per i settori più richiesti. Le serviranno anche 250 infermieri e 150 operatori sociosanitari (oss) nel prossimo triennio per riuscire a garantire la piena operatività della Cittadella della salute, ma anche per rafforzare gli equipaggi del Suem e del pronto soccorso, per garantire la turnazione nelle sale operatorie, nonché per potenziare la rete dei trapianti in nefrologia e in ematologia.

Per mettere nero su bianco il piano del fabbisogno di personale, la direzione ospedaliera ha stimato i professionisti che servono per garantire la tenuta della pianta organica. A livello ottimale i dipendenti dovrebbero essere complessivamente 9.200 per un valore di oltre 465 milioni di euro per garantire le buste paga e gli oneri a carico dell’azienda sanitaria.

Il piano

Ora che è stata ultimata la ricognizione nei reparti e sono state calcolate le prossime assunzioni, l’Ulss 2 punta ad avere personale sufficiente per onorare le liste d’attesa e coprire assenze, malattie e pensionamenti, ma anche per rispondere a bisogni emergenti.

Tra questi l’attivazione di un’équipe di neuropsichiatria potenziata rispetto al passato per rispondere ai 275 ricoveri giovanili legati a disagio emotivo, fragilità psicologica, disturbi del comportamento alimentare.

Un fenomeno in aumento, che ha visto gli accessi in pediatria lievitare dal 10% al 25% sui 1.100 pazienti accolti ogni anno. Numeri che hanno spinto il reparto ad attivare altri otto posti letto dedicati, avviando bandi di assunzione per reperire quattro educatori, sei infermieri e sei oss.

Ansia e disagio psichico, triplicati i ricoveri di pazienti giovani nel trevigiano
Triplicati i ricoveri di pazienti giovani nel trevigiano per disagi psichici

In Cittadella

In termini di personale la Cittadella della salute richiederà i maggiori sforzi, visto che andrebbero assunti 72 infermieri e 42 oss da qui al 2027. Serviranno, ad esempio, 8 infermieri e 8 oss per il blocco operatorio, 12 oss per il pool trasporti, 12 infermieri e 10 oss per l’area delle degenze, altri 12 infermieri per la stroke unit degli ictus; altrettanti infermieri e 12 oss per le terapie intensive della Cittadella che funziona con tre rianimazioni (generale, neurochirurgica e cardiochirurgica).

Altri 6 infermieri sono da individuare alla Tin-Terapia intensiva neonatale e 12 per quella pediatrica. All’orizzonte, nell’ambito delle cure oncologiche, l’Ulss di Marca ha invece in animo di potenziare la presenza dell’infermiere case-manager, prevedendo 13 neoassunti da dislocare nei diversi reparti, per seguire i pazienti con melanoma, cancro al seno e al polmone, in dialogo con la radiologia e la gastroenterologia del Ca’ Foncello. Rimarca il dg: «Andremo ad aumentare la presenza di infermieri in oncologia, vista anche l’apertura del nuovo bunker radioterapico a Treviso». 

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