A Treviso contro i topi arrivano (anche) gli allocchi

A Treviso verrà promossa la nidificazione dell’allocco, tramite l’intervento di un faunista. Ogni topo può replicarsi 15 mila volte all'anno e si può stimare la presenza nel capoluogo di 800 mila roditori

Mattia Toffoletto
A Treviso verrà promossa la nidificazione dell'allocco contro i topi
A Treviso verrà promossa la nidificazione dell'allocco contro i topi

Treviso dichiara guerra ai ratti con un alleato tanto silenzioso quanto efficace: l’allocco. È questa una delle novità del nuovo piano integrato per il controllo delle popolazioni murine, presentato questa mattina, 29 luglio, a Ca’ Sugana.

Un progetto che, per la prima volta, punta anche sulla natura per risolvere un problema che da anni affligge aree urbane e periferiche.

A Treviso, in particolare, si promuoverà la nidificazione dell’allocco, tramite l’intervento di un faunista incaricato.

Aumentano infatti le segnalazioni di topi a Treviso, più 20% negli ultimi cinque anni. La più recente è arrivata da San Parisio, dove si è intervenuti con una pulizia mirata dell'isola ecologica.

Il Comune, più in generale, ha deciso di rispondere con nuove esche e un monitoraggio più serrato fra centro storico e quartieri, ma anche con una campagna informativa per ristoratori e residenti.

Una sorta di vademecum con i buoni consigli per limitare la presenza di ratti. La novità vera di un piano messo in atto a seguito del cambio di abitudini dei roditori: «Se un tempo li trovavi principalmente vicino ai corsi d'acqua, ora sono più diffusi», spiega il vicesindaco Alessandro Manera, delega all'Ambiente, «un cambiamento legato anche all'habitat cittadino diverso: i bidoni delle differenziata in più punti, l'aumento dei plateatici, la parallela riduzione di gatti radagi, ossia i più comuni predatori».

Ogni topo può replicarsi 15 mila volte all'anno e si può stimare la presenza nel capoluogo di 800 mila roditori.

E la proliferazione dei ratti si collega anche ad aspetti sanitari: basti pensare che ogni anno si registrano nella Marca quattro casi gravi (con ospedalizzazione) di leptospirosi. «C'è un tema di decoro, ma anche un aspetto sanitario. Il nostro piano di deratizzazione è anche un patto civico, visto che abbiamo prodotto una brochure informativa», sottolinea il sindaco Mario Conte. Cosa prevede il vademecum? Se si ha un'attività di somministrazione con tavoli all'esterno, si invita ad aspirare briciole e residui a fine servizio.

Si consiglia di non lasciare cibo sulle sponde dei corsi d'acqua, di accertare che i bidoncini dell'organico siano sempre chiusi. Si suggerisce, inoltre, di non lasciare cibo in eccesso nelle ciotole degli animali domestici, utilizzare sostanze odorose come piante aromatiche e agrumi, eliminare depositi di materiale da smaltire davanti ad abitazioni e aziende.

Quanto alle esche, si è deciso di utilizzarne una nuova tipologia contenente un principio attivo che supera le resistenze genetiche dei ratti e risulta meno tossico per altri animali.

Attivato anche uno sportello per le segnalazioni, operativo dal lunedì al venerdì (9.30-12): 0422.658387 (oppure 0422.658377, 0422.658007).

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