Treviso, record di pensionamenti: a casa 360 prof e impiegati

TREVISO. L’ondata dei professori trevigiani dal primo settembre in pensione. Tra docenti e personale ata sono pronti a lasciare la cattedra e il servizio nelle scuole della Marca con l’inizio del nuovo anno scolastico 360 lavoratori, secondo un calcolo della Uil scuola. Dalla scuola dell’infanzia fino agli istituti superiori.
Prosegue dunque il “record” di cessazioni di servizio in classe che per la prima volta dall’anno scolastico 2016/17 ha fatto capolino nella scuola pubblica trevigiana per effetto dello sblocco dei pensionamenti dopo lo stop scattato a partire dal 2012 con l’avvento della Riforma Fornero. Molti docenti infatti sarebbero dovuti andare in pensione cinque anni fa con il raggiungimento dell’allora “quota 96” (60 anni di età e 36 di servizio) che è stata eliminata appunto dalla riforma.
«Essendo stata allungata di cinque anni l’età pensionabile, con la riforma, chi doveva andare in pensione nel 2013 ci va ora nel 2018 per sopraggiunti limiti di età», spiega Giuseppe Morgante, responsabile di Uil scuola Treviso. «E chi ha maturato soltanto oggi i requisiti richiesti dalle nuove regole ci va adesso». Tra le scuole superiori trevigiane che hanno salutato il numero maggiore di professori giunti al traguardo della pensione ci sono il liceo classico Canova e l’istituto tecnico per il turismo Mazzotti. Il primo istituto con sei, il secondo con sette docenti tutti insieme da settembre in pensione. Il liceo Canova saluta una mezza dozzina di professori che nella loro carriera sono stati punti di riferimento culturale per almeno due generazioni di studenti trevigiani: Lucia Saccon di Inglese, Clelia De Vecchi di Italiano e Latino, Maria Silvia Grandi di Storia e Filosofia, Maria Giovanna Bonotto di Francese, Donatella Rossi di Storia dell’Arte e Daniele Mantellato di Scienze.

Al Turistico invece a lasciare la cattedra per la pensione un’altra lunga fila di professori storici: Giuseppe Biviano e Francesco Crosato di Italiano, Rosanna Bririalelli di Storia dell’Arte, Luciano Pirruccello di Discipline turistiche, Riccardo Friolo di Geografia, Gennaro Imbò di scienze e Mirella De Longhi di Educazione fisica.
Al liceo Canova è la professoressa Lucia Saccon a raggiungere il maggior numero di anni di insegnamento, speso sempre a servizio della stessa scuola. Trenta per la precisione. Ha preso posto in cattedra nel 1988. Tra le prime a prodigarsi per l’avvio dell’indirizzo di liceo linguistico al Canova con l’avvento del progetto Brocca nel 1990: «E’ partita allora anche la sperimentazione di alzare da due a cinque anni lo studio dell’Inglese anche al liceo classico», ricorda la professoressa Saccon, «per permettere agli studenti di avere più frecce al loro arco». Oggi il liceo linguistico oltre all’insegnamento di sei lingue straniere incluso il Cinese rilascia anche le certificazioni linguistiche per poter frequentare l’Università in tutta Europa.
Tra i professori con il maggior numero di anni di servizio al liceo anche la professoressa Clelia De Vecchi, entrata in classe per la prima volta al Canova 23 anni fa nel 1995 dopo aver insegnato a lungo al liceo scientifico Da Vinci.
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