Treviso per tre giorni diventa capitale del tatuaggio

TREVISO. Seimila metri quadri, 80 persone nello staff organizzativo, 180 espositori, anche da Usa, Russia e Nord Europa. e altrettanti stand, migliaia di appassionati in arrivo, disposti a pagare i 15 euro dell'ingresso. Tatuaggi tutti prenotati già da mesi. Di superiore a questo, in giro, c'è solo l'Home festival. La città del tattoo ha steso le sue vie, i suoi negozi e i suoi building e ha celebrato anche il suo primo rito musicale. Il tutto sotto le flessibilissime ali del Bhr hotel, all'imbocco ovest della città.
Raccontano che anche quegli ospiti arrivati "in polpe" per il cocktail di matrimonio che si svolgeva due metri più in là dell'area tattoo, si sono lasciati contaminare dall'aria di festa alternativa del Tattoo Convention e Lifestile Festival e si sono buttati a ballare sotto le Fender e i rullanti che eruttavano rock dal palco. Il popolo del tatuaggio - sempre più vasto e inatteso - ha una "pompa" di birra ogni 120 metri quadri, una griglia di "asado" che emette quarti di bue ai ferri da cui attingere cibo (a che prezzi) a ciclo continuo; ha perfino le bancarelle con anelli, bracciali, catene che raffigurano teschi, interi scheletri e goticherie varie, artigianato giapponese e magliette ufficiali. Per non parlare della barberia (Barber Company di Pordenone) hypster che ti rifà il look e ti vende le spazzole artigianali da barba.
Il connubio tra grand hotel e tattoo è strano quanto reale, contamina i dipendenti e lo stesso responsabile commerciale del Bhr, Pier Bernardi: l'albergo diretto dal molto contaminabile Tiziano Simonato, ha messo addirrittura a disposizione lo schermo e lo spazio per vedere la partita della Juve e ha promesso (Pie, non Tiziano), in caso di vittoria della squadra del cuore, di farsi subito tatuare addosso la Coppa dei Campioni. Venerdì sera ci siamo l
E se qualcuno cerca ancora la trasgressione, sappia che Silvia Vivian è la palestra sulla cui pelle si esercita il figlio Tomas (entrambi sono trevigiani, come il 40 % degli espositori). La loro ditta si chiama "Pepper in flame" e promette tattoo infuocati. Volete sorridere dei tatuaggi. Per 10 euro è in vendita "Vorrei un tatuaggio color carne", libro di Paolo Fittipaldi con prefazione di Andrea Rock. Tutto qui, per tre giorni. Domenica premiazioni e ciao.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso