I negozianti chiedono sei ore di park gratuito in centro a Treviso, «ma pattinodromo a pagamento»

Le richieste di Veneto imprese unite alla giunta. «Noi e la città attendiamo risposte, ma il Comune tace»

Federico De Wolanski
Il parcheggio di piazza Vittoria a Treviso
Il parcheggio di piazza Vittoria a Treviso

Vogliono parcheggi, di più e più accessibili, anche in termini di costi. Da recuperare anche controllando gli abbonamenti residenti e ricompattando aree come il mercato (specie il martedì).

I commercianti di Treviso hanno le idee chiare su quanto non vada in termini di sosta in città.

Oltretutto stanno anche perdendo la pazienza perché alle richieste avanzate all’amministrazione comunale un mese fa non è seguita alcuna risposta. Silenzio.

LA PROTESTA

Non sono solo i pendolari a patire una città che non ha più spazio per le auto ed è invasa di cantieri e traffico. Anche i commercianti rullano tamburi, pur dietro le vetrine, intenti a far quadrare conti e casse che si fanno ogni giorno più difficili da gestire in una Treviso con la settimana sempre più corta e costi sempre più alti.

La sosta è uno dei temi chiave, perché per i commercianti significa sia una maggiore facilità di accesso alla città per i possibili clienti, sia una maggior facilità di accesso alle botteghe per loro.

Di qui una serie di otto richieste fatte all’amministrazione un mese fa dall’associazione Veneto imprese unite.

QUELLO CHE NON VA, COSTI E FURBETTI

Richieste rimaste da allora certamente senza risposta, anche se qualcun altro dice velenosamente «ignorate».

Le prime due sono per i commercianti stessi: «Ogni attività deve poter avere almeno diritto a un abbonamento per vetrina, non per partita Iva, perché se una stessa impresa ha più negozi ha diritto solo a un abbonamento, come si fa?», chiedono i commercianti, che vogliono costi più bassi per gli abbonamenti «avvicinandolo il più possibile a quello dei residenti» che oggi costa meno della metà.

Ma non è finita: i negozianti hanno chiesto al Comune di controllare quanti abbonamenti siano stati dati a residenti che «hanno garage e non li usano o li affittano» (il guadagno è notevolissimo), e il passo indietro sui park RR «troppi e vuoti durante il giorno» a scapito dei parcheggi blu.

ORE GRATIS E PATTINODROMO A TARIFFA

Il progetto più netto è sicuramente quello che richiama le concessioni Covid, e le attualizza con un piano finanziario.

«Chiediamo che tre pomeriggi alla settimana per due ore sia possibile parcheggiare gratuitamente l’auto», hanno scritto i commercianti di Veneto imprese unite, «Questo sistema può incentivare chi viene da fuori, dando così un aiuto al commercio che non riesce a superare il periodo di crisi che sta vivendo da troppo tempo». Incassi persi? «Capiamo», hanno anticipato i negozianti proponendo la soluzione: «Che l’area ex pattinodromo diventi a pagamento (magari minimo) dando rotazione ed eliminando le tante seconde auto che stazionano anche 15 giorni di fila». Il piano, nel cassetto del Comune, c’è da tempo, ma non è mai stato attuato perché in città mancano gli altri stalli che servirebbero a compensare il pattinodromo a pagamento.

STOCCATA AL MERCATO

Ben più realisti di chi ad oggi sembra non voler vedere, i commercianti la dicono chiara: «Proponiamo che il mercato settimanale venga riposizionato e compattato, lasciando lo spazio ai parcheggi. Questo darebbe più decoro al mercato e che la possibilità di parcheggiare le vetture, inviterebbe maggiormente a rilanciare le attività commerciali e il mercato stesso». Che il mercato sia in sofferenza è ormai conclamato, come conclamato il fatto che il piano per rilanciarlo e pedonalizzarlo annunciato due anni fa sia rimasto solo a parole.

MOBILITA’

Un suggerimento è stato dato anche sul fronte accessibilità alla città: «Una fermata autobus nel prato Fiera, questo allungherebbe solo di qualche centinaio di metri la corsa di quelli esistenti, ma darebbe un fantastico servizio a chi parcheggia nel prato fiera». Per le tante proposte una sola domanda: «Perché il Comune non ci ha mai risposto?».

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