Dal tiramisù agli affitti, la famiglia Nascimben apre 27 strutture a Treviso
Sempre maggiore la richiesta per visitatori ma anche coppie e lavoratori. Alberto Nascimben: «Treviso vive sempre più di turismo, vogliamo offrire spazi adeguati»

Fino ad oggi dicevi Nascimben e intendevi dolci, pasticceria, tiramisù. Ma da domani il nome della famiglia portabandiera dell’arte dolciaria trevigiana dovrà essere collegato anche all’immobiliare, e non una a caso.
Con la Lorenzo Nascimben Property, società intitolata al pasticciere che diede il via all’impresa di famiglia, scomparso quattro anni fa, gli eredi hanno deciso di inserirsi nel mercato cittadino puntando ai turisti e a chi cerca affitto; una risorsa in crescita gli uni, un fenomeno in continua e cronica espansione gli altri.
27 alloggi in un anno e mezzo
Nei giorni scorsi la società ha presentato le carte in Comune, quelle per l’apertura agli affitti brevi di tutti i dodici mini-appartamenti ricavati dalla riqualificazione di un immobile residenziale in via Sant’Antonino, davanti alla pizzeria Montelliana.
L’ultimo tassello di una strategia partita silente e ora in piena evoluzione. Da un anno e mezzo a questa parte, e con l’ultimo colpo a Sant’Antonino, la Nascimben Property ha avviato l’allestimento di ben 27 alloggi dedicati sia al mercato dei turisti, sia a chi cerca spazi da abitare per qualche mese o settimana: professionisti in transito a Treviso, collaboratori con contratto a termine, insegnanti in sostituzione, famiglie alla ricerca di una soluzione temporanea in attesa di chiarire il da farsi.
Tutte categorie che in città continuano a crescere vista l’indisponibilità di spazi in locazione, il costo esorbitante del nuovo, la mancanza di dimensionamenti adeguati nel vecchio (se disponibile).
Oltre a Sant’Antonino, la Nascimben sta aprendo al mercato otto alloggi nel nuovo immobile commerciale e residenziale sul Terraglio (quello di proprietà che oggi ospita lo shop di Arcaplanet); e altri sette centralissimi in piazzetta della Torre, tutti ricavati dalla riorganizzazione degli spazi di appartamenti più ampi. Dove c’erano i 120 metri quadrati, per chiarire, ecco comparire tre alloggi da 40 metri quadrati, con tutti i servizi.
«Differenziamo, e diamo risposte»
«Abbiamo ritenuto fosse il momento per mettere in stand-by l’investimento sulle pasticcerie per aprirci a un nuovo settore», spiega Alberto Nascimben, che oggi guida gli affari di famiglia, «la città sta vivendo molto di turismo ed è bello poter offrire una propria soluzione, ma la città ha anche bisogno di spazi per chi non trova alloggi in affitto, e che magari non cerca la casa in cui vivere, ma un posto in cui stare per un po’. Di qui la decisione di aprirci a questi due segmenti».
Gli immobili messi sul mercato da Nascimben sono divisi proprio tra le due categorie. «Ma le soluzioni immobiliari sono simili: ambienti ridotti, facili da gestire, luminosi, dove una coppia possa stare a tempo per vacanza, o per lavoro, senza affogare in spazi stretti o costi altissimi».
Il fiorire dei B&b
In piazzetta della Torre, dove ci sono alcuni degli alloggi di Nascimben (oltre alla pasticceria) lavora con i turisti anche TrevisoHome, titolare di un altro immobile. Ma basta camminare per la città con l’occhio i campanelli per vedere come molti appartamenti o edifici, anche di pregio, siano stati convertiti, in questo caso soprattutto al mercato degli stranieri in viaggio.
B&B Treviso – per citare un altra società attiva in città – ne mette a disposizione otto, stra suite e mini house; ai Buranelli parte di uno stabile con affaccio anche su via Campana è oggi dedicato alle locazioni turistiche che crescono dentro mura come fuori. E c’è chi, come ha fatto Nascimben, ora pensa di spingere anche sulle locazioni pure.
Due foresterie e otto alloggi per medici e parenti di degenti
«Il tema della casa, dell’affitto breve non turistico, è una realtà pressante in città e servono soluzioni. Quando si propongono, vanno bruciate».
Marco De Nardi era ed è un importante agente immobiliare della città ma nell’ultimo anno ha assunto anche la posizione di property manager, ovverosia il professionista che si occupa di gestire gli immobili di terzi per affidarli in locazione in base alle diverse direttive di “mandato”, e non si parla più solo di B&B.
Sua, con una gruppo di imprenditori, l’idea realizzare la prima palazzina uso foresteria in città, in via Fornaci, a duecento metri dall’ospedale Ca’ Foncello che è uno dei poli attorno ai quali ruotano decine di richieste di alloggio.
«La foresteria apre i battenti tra poco, qualche settimana, e le richieste sono già avviate perché ci sono moltissimi professionisti a Treviso per lavoro che fanno fatica a trovare spazi adeguati all’uso e alle necessità», ovvero tempi ridotti, accesso e uscita flessibile, a prezzi adeguati agli immobili.
La prova? Da pochi giorni De Nardi, da property manager, gestisce altri sei appartamenti in un residence ancora in via Fornaci. «Li abbiamo messi sul mercato sia come B&b che come soluzioni a più lunga scadenza; quattro li abbiamo piazzati nel giro di un giorno».
A chi? «Persone che devono stare vicino al Ca’ Foncello per lavoro, o perché assistono familiari ricoverati con lunghe scadenze». Le alternative a tempo, come detto «gestibili», sono infatti pressoché nulle.
«C’è chi deve lavorare qui un anno, e non trova affitti, c’è chi deve semplicemente rimanere magari per qualche settimana, e se si rivolgesse all’unico mercato accessibile, ovvero quello dei bed & breakfast o degli hotel, pagherebbe cifre spropositate perché l’occupazione si calcola a giornate», spiega ancora De Nardi.
Ed ecco quindi l’idea della foresteria, costruita ex novo demolendo un vecchio edificio e realizzando un piccolo residence diviso in appartamenti, otto.
«Prima esperienza che a breve raddoppierà» annuncia, perché è già stato acquisito un altro immobile davanti alla chiesa votiva con l’obiettivo di replicare l’operazione foresteria. «Serve dare risposta alla richiesta pressante delle famiglie e dei professionisti».
A dimostrarlo è stata la stessa azienda sanitaria trevigiana, che per garantirsi la possibilità di assumere nuovi medici o professionisti in genere ha dovuto opzionare tutti i mini appartamenti realizzati sopra la stazione dei treni di Treviso (di prossima apertura) per metterli a disposizione del personale in arrivo.
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