E’ morto Ezio Bosisio, l’ex titolare della Novauto
Imprenditore gentile, guidò la concessionaria di Silea. Si è spento a 82 anni, il funerale a Santa Maria Maggiore

Si è spento mercoledì scorso, all’età di 82 anni, il ragionier Ezio Bosisio, figura storica dell’imprenditoria trevigiana. Originario di Cologno al Serio (Bergamo), dove era nato il 3 settembre 1942, si era trasferito in Veneto per costruire, insieme alla sua famiglia e con dedizione assoluta al lavoro, una vita fatta di impegno, pragmatismo e profondo rispetto per le persone.
A piangerlo oggi sono la moglie Anna Maria Stefanelli, i figli Paola e Nicola con Anna, e gli amati nipoti Tommaso, Cecilia e Beatrice. Il funerale sarà celebrato oggi alle 10.30 nella Basilica di Santa Maria Maggiore, nel cuore di Treviso, con una partecipazione commossa che ha reso omaggio alla sua vita e al suo esempio.
Fino agli anni Duemila è stato titolare e amministratore unico della Novauto Srl, storica azienda con sede in via Treviso, a Silea. Un punto di riferimento nel settore, che sotto la sua guida ha rappresentato non solo una realtà economica solida, ma anche un modello di gestione umana e lungimirante.
Bosisio era un professionista stimato, capace di unire rigore amministrativo e una visione imprenditoriale fatta di attenzione, ascolto e rispetto. Non solo un titolare, ma un vero mentore per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui. E proprio questo emerge con forza nei numerosi messaggi di cordoglio apparsi online, nella pagina a lui dedicata.
Colleghi, amici e collaboratori raccontano di un uomo capace di creare relazioni autentiche e durature, di insegnare con l’esempio il valore dell’onestà e dell’impegno. «Ci siamo conosciuti frequentando le scuole medie inferiori.
È nata così un’amicizia profonda e insieme abbiamo affrontato tante diverse esperienze. Quante conversazioni sui temi della vita, su quello che la vita stessa ci avrebbe riservato», scrive Raffaello. Parole che colpiscono per la loro tenerezza, unite a quelle di Bertillo, che lo ricorda così: «Nella vita non contano i passi che fai né le scarpe che usi, ma le impronte che lasci. Lei, ragioniere, ha lasciato delle impronte meravigliose. Grazie di tutto, è stato un onore conoscere una persona come lei».
Per lui i collaboratori non sono mai stati semplici dipendenti, ma membri di una grande famiglia a cui offrire fiducia, strumenti e possibilità. Di carattere cortese, disponibile, concreto e sempre sorridente, Ezio Bosisio lascia un’eredità morale profonda, fatta di piccoli gesti quotidiani, di un’etica gentile del lavoro e del vivere, di una leadership discreta ma ferma.
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