Treviso, in via Montello la villa diventa un palazzo di quattro piani

TREVISO. Oggi in via Montello c’è una villa a due piani con soppalco “attico”, alle spalle dei magazzini e, a nord, una bella area alberata a separarla dall’asilo Divina Provvidenza. Domani al posto di tutto questo, sorgerà un condominio di quattro (forse cinque) piani, per una dozzina di appartamenti e altrettanti posti auto.
Il nuovo palazzo
Il piano edilizio piomba nel bel mezzo del rione in piena estate, sfruttando le potenzialità edificatorie date dal Piano Casa che in più di una occasione in città ha fatto lievitare le volumetrie trasformando casette in palazzi, vecchie osterie in condomini. Il progetto è stato approvato alcuni giorni fa in commissione edilizia, ma senza unanimità; un dettaglio che pare anticipare quello che potrebbe essere un dibattito pronto ad accendersi nel rione, ma anche a Ca’ Sugana dove pare sia già arrivato il malcontento di qualche residente. Di fatto è il secondo condominio che sorge in via Montello nell’arco di un paio di anni grazie alle concessioni del piano casa. Uno sviluppo urbanistico inatteso per un’area di Treviso che soffre di traffico intenso, ma anche di pochi spazi. Figuriamoci perdere quell’unica area verde (privata certo) che interrompe il continuo affacciarsi in strada di ville e palazzi.
Volumetrie
Il nuovo edificato andrà a svilupparsi infatti dall’attuale confine nord dell’abitazione che verrà rivoluzionata (a due passi dalla villa dell’avvocato Massimo Malvestio), fino alla scuola materna, da cui rimarrebbe separato solo da una ridotta fascia di verde. L’estensione del palazzo, oltre a svolgersi nord-sud, si muoverà da via Montello verso l’interno, via Tofane, arrivando quasi al limite della via. Se oggi la villetta e i capannoni alle sue spalle valgono circa 2000 metri, domani lieviteranno a 6 mila. Non male... C’è chi l’ha definito «eccessivo», ma poco o nulla pare si possa fare trattandosi di una procedura edilizia lecita e calcolata in base ai parametri di norma.
I precedenti
Via Montello ha già avuto il suo assaggio di Piano Casa con l’innalzarsi del condominio che oggi affaccia sulla strada davanti al supermercato, ma anche il resto della città ha ben visto gli effetti di altri progetti architettonici sospinti dal Piano stesso. C’è stato il caso di via Piave, in zona Catasto, dove una villetta con giardino era stata demolita, con il suo piccolo giardino, per far posto a un edificio di sei piani, con attico; quello di San Pelajo dove un’altra piccola abitazione si è trasformata in condominio; poi quello dell’ex bocciofila di via Zermanese, sfrattata per far posto a un piano edilizio che si sta concretizzando in questi giorni ed ha visto sorgere un edificio di 4 piani. Per non parlare poi dello stesso Bastione Camuzzi, che Alcide Setten intende trasformare in co-housing per anziani edificando quattro piani grazie proprio al Piano Casa. Per citarne soli alcuni casi recenti. Ma nei mesi a venire ne arriveranno molti altri. È agli atti di una vera e propria corsa agli uffici comunali avvenuta nel marzo scorso.
Vicini eccellenti
Se l’avvocato Malvestio, ormai maltese di adozione, si ritroverà a guardare il cantiere molto da vicino, a ritrovarsi a tu per tu con il nuovo palazzo – quando sarà – saranno anche i bambini della materna e pure uno degli assessori di giunta. Poco distante infatti vive e sta ristrutturando anche Cristian Schiavon, assessore al bilancio di Ca’ Sugana.
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