Treviso: il tesoro di Cottoveneto all’asta

CARBONERA. Trecento opere d’arte, alcune delle quali firmate da nomi eccellenti (Andrea Zanzotto, Toni e Simon Benetton, Guido Crepax, Gina Roma), all’asta a prezzo di saldo: 300 mila euro circa. È il tesoro di Cottoveneto, fatto di piatti e ceramiche realizzati o autografati dai grandi nomi dell’arte italiana, per la prima volta all'asta dopo il fallimento dell’azienda di Carbonera avvenuto oltre un anno fa. La maxi vendita del tesoro artistico sarà preceduta, fra poche settimane, dall’asta dei materiali contenuti nello stabilimento di Carbonera, ceduti in lotto unico con prezzo base di 339 mila euro. Entrambi i tentativi di vendita (il 10 maggio alle 9.30 quella dei materiali di produzione, entro fine giugno i piatti e le ceramiche) sono indetti dalla casa d’aste “Asta 33” di via Vecchia di San Pelajo a Treviso.
Nei magazzini della società, a questo indirizzo, sono custodite da diversi mesi le ceramiche di Cottoveneto dopo il fallimento dell’azienda, un tesoro che si era già cercato di piazzare nel giugno 2015, quando la Cottoveneto si trovava in regime di concordato, ma all’epoca nessuno investì oltre 800 mila euro per aggiudicarsi i preziosi cimeli. L’unica a farsi avanti, salvo poi lasciar cadere il proprio interesse, fu una società russa, la Rim, che ipotizzava di acquistare in blocco l’intero lotto per poi trasferirlo a Mosca in una esposizione permanente. Non se ne fece nulla, e il prezioso archivio rimase in Italia. Oggi il prezzo è più che dimezzato, ed è verosimile che qualche offerta, magari da associazioni interessate a valorizzare il materiale, arriverà. «Sicuramente si tratta di merce dedicata a un mercato di nicchia», spiega Andrea Massarotto, responsabile di Asta 33, «nella collezione spiccano piatti, ceramiche, pannelli e bozzetti a firma dei maggiori artisti italiani. Sono opere realizzate, grosso modo, tra gli anni Settanta e Novanta da un gruppo di un’ottantina di artisti».
Prima, però, bisognerà pensare ai materiali di via Biban a Carbonera (l’asta del 10 maggio si terrà nella sede di San Pelajo di Aste 33): non piatti e ceramiche ma transpallet, trapani e linee di confezionamento, meno prestigiosi ma ugualmente utili a racimolare risorse per soddisfare i creditori della Cottoveneto.
Andrea De Polo
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