Treviso, il cinema Edera riapre e lo fa con tre “chicche”: «Un algoritmo assegnerà tutti i posti a sedere»

La titolare Giuliana Fantoni racconta la ripartenza di sabato 20 giugno. Niente distanze tra congiunti, via la mascherina quando ci si accomoda 
BARBIERI . AG.FOTOFILM . TREVISO TITOLARI CINEMA EDERA
BARBIERI . AG.FOTOFILM . TREVISO TITOLARI CINEMA EDERA

TREVISO. “VI siamo vicini”, “C’è qualcosa che possiamo fare per voi?”, “Come state? Ci mancate tanto”. Sono solo alcuni delle centinaia di messaggi scritti a mano sui bigliettini infilati sotto le porte del Cinema Edera di Treviso dagli spettatori, che la prossima settimana vedranno finalmente scorrere i titoli di coda della loro astinenza da grande schermo, perché proprio quelle porte si riapriranno sabato 20 giugno.

A dare l’attesissimo annuncio è Giuliana Fantoni, che con il padre Sandro e la madre Lilly, gestisce la storica sala che ad oggi è la prima a riaccendere le luci nel capoluogo. Anche se la prima riapertura in assoluto spetta domani al cinema Verdi di Vittorio Veneto. Certo i protocolli anticontagio imporranno delle modifiche alla normale fruizione degli spettacoli, ma Giuliana Fantoni, che è anche l’attuale presidente della Fice (Federazione italiana dei cinema d’essai) del Triveneto, si dice ottimista.

Quali sono i cambiamenti principali per il pubblico?

«Sicuramente i posti assegnati, perché le tre sale dell’Edera erano tra le poche rimaste con i biglietti non numerati. La normativa ci impone la distanza di un metro tra gli spettatori, e quindi di occupare le poltrone una sì e una no, ma tra congiunti ci si potrà sedere vicini. È stato studiato un algoritmo che con la prenotazione on line sistema i posti in modo da rispettare la distanza».

Chi non è avvezzo alla tecnologia come farà?

«Sarà aperta anche la biglietteria e quindi si potrà acquistare il biglietto al cinema. Gli abbonamenti che tra i 12mila attivi al nostro cinema dovessero essere scaduti durante il lockdown, saranno prorogati e da sabato si accederà con il prezzo ridotto che di solito riserviamo alla rassegna estiva: 7 euro intero e 5.50 ridotto».

Mascherina sì o mascherina no?

«La mascherina è obbligatoria fino a che non ci si siede sul posto assegnato, e quindi nelle aree di passaggio, ma con lo spegnimento delle luci e l’inizio del film può essere tolta. Poi va rimessa per uscire».

Come saranno governati i flussi per evitare assembramenti?

«Intanto distanzieremo gli orari degli spettacoli lasciando almeno mezz’ora tra uno e l’altro, nel week end terremo tre fasce orarie che potremo identificare come 15-18-21 per il sabato e domenica e 17.30-20.30 o 18 – 21 durante la settimana. Ci diamo una decina di giorni per sperimentare, poi da luglio valuteremo se inserire lo spettacolo delle 22-22.30. Ci saranno percorsi obbligati per entrare dal portone principale, e uscire dalle porte di emergenza».

Con quali film aprirete? «Con tre chicche: “I Miserabili” candidato all’Oscar come miglior film straniero, “Favolacce” film italiano dei fratelli d’Innocenzo, Orso d’Argento a Berlino, e “Marie Curie”, un film biografico sulla famosa scienziata polacca. Presto pubblicheremo gli orari sul sito e sui social».

Questo protocollo sicurezza garantisce la sostenibilità economica?

«Direi di sì perché possiamo occupare dal 50% in su dei posti e tenere aperto il bar. Ma la cosa più importante è che questi ultimi protocolli garantiscono la sicurezza senza compromettere la piacevolezza della visione, che può essere condivisa con i propri congiunti senza mascherina, senza l’ansia della prenotazione obbligatoria. L’esperienza cinematografica deve avvenire in sala e ogni scelta che faremo sarà all’insegna della qualità». —

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