A Treviso è emergenza disturbi alimentari: in cura anche un bambino di 9 anni
Disturbi alimentari, nel 2024, a Treviso e provincia sono stati curati altri 44 ragazzini e ragazzine con meno di 15 anni. In totale, lo scorso anno, i nuovi casi emersi nella Marca sono stati 219, 700 i pazienti seguiti. «Un’emergenza sanitaria e sociale», l’ha definita il dg dell’Ulss, Francesco Benazzi

Il più piccolo è un bambino, ha 9 anni. Mamma e papà si sono accorti che qualcosa non andava nel suo rapporto con il cibo. Non hanno sollevato le spalle e pronunciato la solita frase «Quando ha fame mangerà».
Si sono rivolti al pediatra e poi all’Ulss 2 e a quel bimbo è stato diagnosticato (e curato) un disturbo dell’alimentazione e nutrizione (Dna).
Con lui, nel 2024, a Treviso e provincia sono stati curati altri 44 ragazzini e ragazzine con meno di 15 anni. In totale, lo scorso anno, i nuovi casi emersi nella Marca sono stati 219, 700 i pazienti seguiti. «Un’emergenza sanitaria e sociale», l’ha definita il dg dell’Ulss, Francesco Benazzi.
Settanta i ricoveri ospedalieri, di giovani ritenuti a rischio vita. Anoressia, bulimia, ma non solo. Anche Binge Eating desorder: abbuffate, poi lassativi, diuretici. Sintomi psichici che portano alla malnutrizione, che compromettono fisico e salute
. Patologie sempre più frequenti tra i giovani in adolescenza e pre-adolescenza, ma negli ultimi anni si registrano anche nuovi accessi in età tardo-adulta.
I Dna colpiscono indistintamente, maschi, femmine, dai bambini agli adulti. Si possono curare, ma individuarli prima che sia troppo tardi non è semplice. Per questo l’Ulss il 15 marzo, in occasione della Giornata del Fiocchetto lilla, ha deciso - per la prima volta - di aprire le porte del centro diurno e Ambulatoriale Dna, in via Pinelli 61/63. L’Open day è in programma dalle 9 alle 14.
«I dati nazionali relativi ai casi Dna riportano quasi 4 milioni di casi in Italia, il 90% dei quali riguardanti il sesso femminile e il 40% persone tra i 12 ed i 17 anni. Alla luce di questi numeri è opportuno offrire la possibilità ai cittadini di entrare in contatto con i servizi specializzati che quotidianamente si occupano di questi disturbi», spiega la dottoressa Francesca Fontana, responsabile della dell’Unità operativa semplice DNA e referente del Centro Provinciale di Treviso. Obiettivo, «facilitare una sensibilizzazione attiva di settori educativi che possono intercettare segnali di disagio favorendo l’invio agli esperti per un intervento precoce».
Le fa eco il direttore generale Francesco Benazzi: «L’Open Day rappresenta un’opportunità preziosa per avvicinare la cittadinanza ai servizi dedicati ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, offrendo uno spazio di conoscenza con gli specialisti dell’Ulss 2. È fondamentale che le persone sappiano di poter contare su percorsi di cura strutturati e su équipe qualificate, in grado di offrire risposte efficaci a una problematica complessa e diffusa».
Il Centro per la cura dei disturbi alimentari dell’Ulss 2, attivo dal 2005, fa parte della rete regionale delle strutture deputate alla diagnosi e cura dei DnA.
Al suo interno lavora un team multidisciplinare (e il privato sociale “Insieme si Può) in collaborazione con la medicina di base, i pediatri di libera scelta, i reparti ospedalieri di Medicina, Psichiatria e Pediatria e l’associazione dei familiari “L’Abbraccio”, favorendo accessibilità e condivisione nel trattamento in tutti i livelli di cura. Per accedere al servizio è necessario rivolgersi al Centro DnA chiamando lo 0422/322961.
Il contatto può essere effettuato dalle persone con disturbi dell’alimentazione o dai familiari, sia per minorenni che per maggiorenni.
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