Treviso, all’Università arriva Victoria, il manichino che simula il parto

Presentato il dispositivo innovativo per gli studenti di Medicina e Professioni sanitarie. Permette di studiare anche arresto cardiaco e choc anafilattico

Mattia Toffoletto

Un manichino che simula il parto, ma che può aiutare a studiare pure l’arresto cardiaco e lo choc anafilattico. Si chiama “Victoria” e l’Ulss 2 l’ha acquistato (116 mila euro più 20 mila per la regia) per metterlo a disposizione degli studenti dei corsi universitari delle Professioni sanitarie e Medicina (ateneo di Padova) ospitati a Treviso.

Patrizia Mussi, coordinatrice corsi di laurea in Medicina e Professioni sanitarie
Patrizia Mussi, coordinatrice corsi di laurea in Medicina e Professioni sanitarie

Di fabbricazione statunitense, è alta 180 centimetri e pesa 90 kg. Dotata di motore, batterie e tecnologia wireless, è collegata a una postazione regia e a un monitor che traccia i parametri vitali in base agli scenari oggetto d’analisi.

Manichino che simula il parto, la dimostrazione con il dg dell'Usl 2 Benazzi e il sindaco Conte

Il simulatore ad alta fedeltà è parlante, muove pupille e palpebre. Il motore interno, nel caso della simulazione del parto, consente l’uscita del manichino di un neonato. A “testarlo”, all’ex Emiliani (sede dei corsi universitari), giovedì 23 marzo, sono stati il sindaco Mario Conte, il direttore generale Ulss 2 Francesco Benazzi, il direttore di Ostetricia-Ginecologia del Ca’ Foncello, Enrico Busato.

«Uno strumento che permette di simulare pure choc emorragici o scompensi polmonari», spiega Patrizia Mussi, coordinatrice dei corsi di laurea di Medicina e professioni sanitarie.

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