Affitti e carovita, oltre mille prof chiedono di lasciare la Marca
Gli insegnanti del Sud puntano ad avvicinarsi a casa, impennata di richieste dovuta anche a regole meno rigide

Mobilità docenti nella Marca: richieste di trasferimento in arrivo da oltre un migliaio di insegnanti di ruolo, numeri in crescita rispetto agli anni scorsi grazie alle nuove deroghe al vincolo triennale.
La presenza numerosa di personale con residenza nel Centro e Sud Italia potrebbe innescare una vera e propria fuga, alimentata dal grave nodo degli affitti e del carovita. Anche se poi bisognerà verificare quante richieste saranno effettivamente accettate.
Numeri in crescita
«Si possono stimare numeri più alti dell’anno scorso, ma il quadro lo avremo solo fra due mesi. Di certo i posti lasciati sguarniti dovranno essere occupati in estate da altri docenti di ruolo, altrimenti si ricorrerà alle supplenze. E mi vengono in mente, da questo punto di vista, le carenze con cui stiamo facendo i conti a livello di maestri di scuole elementari», sottolinea Anna Lucia Tamborrini, segretaria Cisl Scuola Treviso-Belluno.
Un tema rilevante, sul piano organizzativo, per l’Ufficio scolastico provinciale e le segreterie delle scuole.
E, per rendere l’idea di come la questione sia di stretta attualità, la sindacalista mette in evidenza un dato: «Solo noi, nelle ultime settimane, abbiamo contato ogni giorno sette-otto appuntamenti legati alla mobilità».
Regole e deroghe
Le domande di trasferimento – provinciale e interprovinciale – dovevano essere presentate entro il 25 marzo (entro il 27 per gli educatori), poi per il 23 maggio tutti gli spostamenti saranno ufficializzati.
Che cosa cambia, rispetto a 12 mesi fa, a livello di deroghe? Ogni docente di ruolo ha il vincolo di rimanere tre anni nella scuola in cui è stato assegnato, a meno che l’insegnante non possa far leva sulle deroghe.
E, su questo fronte, da quest’anno c’è più margine di manovra: deroga prevista per chi ha figli fino a 16 anni e non più 14, deroga per la legge 104 con estensione a sorelle e fratelli (non solo madri e padri, coniugi, figli) ed età abbassata per l’assistenza ai genitori (dagli over 75 agli over 65).
«E con queste deroghe chi ha i requisiti proverà a trasferirsi», aggiunge la sindacalista Cisl.
Fare presto
Come nel 2024, prima della fine delle lezioni si conosceranno i trasferimenti andati a buon fine.
«E speriamo che la pubblicazione dei trasferimenti a maggio permetta quest’anno un anticipo nelle nomine dei docenti di ruolo e dei supplenti. Considerando che, rispetto all’anno scorso, le Gps (Graduatorie per i supplenti) non dovranno essere aggiornate. Ci auguriamo di non ritrovarci all’ultimo come ogni anno», l’auspicio di Salvatore Auci, segretario Snals Treviso.
La collega sindacalista torna poi sul gran numero di richieste delle ultime settimane: «Bisognerà vedere quante domande saranno accettate, e quanti posti saranno disponibili nelle regioni di residenza: nel Meridione la situazione, in diversi casi, è abbastanza satura».
Chi potrà, però, cercherà la fuga.
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