A Vittorio Veneto Poste chiuse al pomeriggio, la sindaca: «Chi lavora deve prendere permessi»

A Vittorio Veneto proteste per gli orari degli sportelli di piazza Medaglie d’oro, evidenziati anche ritardi nella gestione del recapito di lettere e pacchi. L’azienda: «Crollo dell’utenza dopo il Covid». La sindaca: «Mancano dati, impossibile il confronto»

Salima Barzanti
La sindaca Mirella Balliana fuori dalla Posta
La sindaca Mirella Balliana fuori dalla Posta

Un altro appello a Poste Italiane, per riaprire gli sportelli di piazza Medaglie d’oro a Vittorio Veneto anche di pomeriggio. Il sindaco di Vittorio Veneto, Mirella Balliana, si fa portavoce delle richieste che le sono arrivate da tanti lavoratori .

«Non potersi recare in posta per ritirare magari una raccomandata nel pomeriggio obbliga molti lavoratori a doversi prendere permessi e non sempre è facile, sono davvero tanti quelli che mi hanno segnalato questa problematica, in quanto molti lavorano la mattina – commenta il primo cittadino – faccio un appello per una riapertura pomeridiana, se non tutti i giorni, almeno alcuni giorni a settimana».

Quattordicimila cartelle esattoriali e migliaia di raccomandate giacenti alle Poste di Treviso
La sede delle Poste centrali di Treviso

Gli uffici di Vittorio Veneto sono entrati nel cuore della cronaca per le grandi problematiche legate, in particolare alcuni mesi fa, alle raccomandante in giacenza (come ha indicato il sindacato, pare 3000). Proprio nei giorni scorsi, una donna vittoriese aveva segnalato il viaggio della raccomandata inviata dagli uffici di Colle Umberto e recapitata nella sua abitazione dopo otto mesi.

Oltre al disguido delle raccomandate, a preoccupare i cittadini è appunto la mancanza di apertura degli uffici postali nel pomeriggio. Fino al periodo pre Covid, a Vittorio Veneto, così come Conegliano e Pieve di Soligo, la posta era aperta anche nel pomeriggio. In seguito qualcosa è cambiato e non è più tornato come prima.

«Il 23 gennaio ho avuto un incontro con i responsabili dei rapporti istituzionali di Poste Italiane – aggiunge Balliana – avevo segnalato la questione, ovvero che dopo il Covid l’apertura pomeridiana non era più stata attivata. Tanti cittadini si sono lamentati di questo. Loro ci hanno riferito che i dati relativi all’affluenza delle Poste vittoriesi, dopo il Covid, era diminuito. Noi però abbiamo riferito che i dati non sono comparativi, ma solo generali, visto che non è possibile fare un confronto sull’affluenza pomeridiana, non essendo stata riattivata l’apertura in questi orari. In più, a Conegliano e Pieve di Soligo le aperture pomeridiane sono state riattivate». Un trattamento disomogeneo che non poteva erto passare inosservato.

Da qui l’appello della sindaca: «Credo che Vittorio Veneto, una città con oltre 27.000 abitanti, un tessuto industriale ed economico abbastanza importante e la presenza di tanti liberi professionisti, abbia la necessità di avere le poste aperte nel pomeriggio». Per poter sostenere queste aperture aggiuntive, servirebbero probabilmente nuovi lavoratori.

E probabilmente questo aiuterebbe anche la gestione del flusso di lavoro. «Mi auguro che nel caso proprio non fosse possibile avere le aperture delle Poste di Vittorio Veneto tutti i pomeriggi, almeno questo possa avvenire per alcuni giorni a settimana», ribadisce Balliana.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso